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Demansionamento sinonimo di dequalificazione, di Antonio Eliseo

Lettere alla Redazione. 

Di Antonio Eliseo, Segretario Territoriale NurSind di Caserta

Gentile Redazione di Infermieristicamente.

In un momento importantissimo che sta vivendo la professione infermieristica, una fase che potrebbe definirsi storica, dove la sua evoluzione e crescita ha trovato il suo giusto riconoscimento nella applicazione delle competenze specialistiche, nella nascita dell'Opi, nella nascita del nuovo Codice Deontologico, ebbene nonostante questi traguardi raggiunti, nonostante questi processi hanno avvalorato ancora di più che la nostra è una professione intellettuale, preme sottolineare che nella Regione Campania e nella provincia di Caserta, ancora oggi, nei nostri luoghi di lavoro, gli infermieri lottano per abbattere un mostro chiamato “Demansionamento”.

Il "Demansionamento" non nasce a caso, esso è frutto di errate politiche sanitarie regionali che producono una pessima pianificazione ed organizzazione delle attività sanitarie. Questi elementi non tenendo conto delle necessarie risorse umane, quindi del reale fabbisogno di profili professionali necessari per permettere alle Aziende di rispondere alla domanda di servizi sanitari assistenziali che provengono dai territori.

Per applicare i Piani Attuativi Regionali, le Linee Guide, i PDTA, Le Reti Tempo Dipendenti e conseguentemente le procedure ed i protocolli, le Aziende dovrebbero produrre Atti Aziendali avendo ben presente la necessità del proprio fabbisogno il termini di Risorse Umane e rispettivi profili professionali. In assenza di queste azioni necessariamente il personale infermieristico (ma oggi possiamo dire anche quello medico), deve svolgere atti che non rientrano nel loro profilo professionale.

Al demansionamento si associa inevitabilmente anche la dequalificazione professionale. Abbiamo bisogno di porre un argine a tutto questo e le sole controversia legale non è più sufficiente se non accompagnata da un'azione Sindacale. Ritengo necessario per l'Organizzazione che si aprisse un grande dibattito su questo argomento. Noi come sindacato delle professioni abbiamo bisogno di un nuovo “protagonismo“ la rappresentazione di un nuovo scenario, di un progetto di cambiamento che calandosi nella realtà dei nostri luoghi di lavoro deve farci sentire attori protagonisti del rinnovamento che chiediamo.

Un “pugno nello stomaco“, resta la mancata applicazione in molte realtà Sanitarie Campane, della 251/2000. Essa sancisce la legittimità delle competenze specialistiche e delle lauree Magistrali. Sappiamo perfettamente che l’applicazione di questa norma non è facile da attuarsi viste le resistenze. In Campania (e non solo) è più facile inventarsi posticci uffici infermieristico con personale spesso privo di titoli, anziché promuovere l’applicazione di un dettato normativi al quale nessun Dirigente Pubblico non mai dovrebbe sottrarsi.

Convinti che ancora bisogna ritornare su questi temi come NurSind di Caserta stiamo elaborando una giornata di riflessione, da tenersi nei prossimi mesi presso l'Ospedale di Piedimonte Matese che è pronto ad accoglierci. Con la speranza che questa mia riflessione apra un ragionamento all’interno della Organizzazione vi invio impiumi cordiali saluti a tutti