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NurSind Ravenna. Garantire subito servizio mensa o erogazione buoni pasto

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La Redazione
Pubblicato il: 20/03/2021 vai ai commenti

Emilia RomagnaNurSind dal territorio

Il Sindacato Infermieristico NurSind della Romagna, da anni conduce iniziative di tutela nei confronti della Direzione di AUSL Romagna, affinchè garantisca, come previsto dal Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro comparto sanità, il servizio mensa o in alternativa il buono pasto al personale dipendente con turno di lavoro superiore alle 6 ore. Fino ad oggi le istanze presentate alla Direzione di AUSL Romagna sono state ignorate, producendo un danno al personale.

“Altre Aziende della Regione Emilia Romagna riconoscono già da tempo questo diritto al lavoratore, come ad esempio avviene a Modena e Ferrara- dichiarano i rappresentanti del NurSind Ravenna - una disparità inaccettabile soprattutto perché non solo AUSL Romagna non ottempera a quando previsto dal Contratto, ma perché così facendo crea una disparità inaccettabile tra lavoratori del medesimo settore e dello stesso Sistema Sanitario Regionale.

La battaglia di NurSind è stata raccolta e condivisa da Veronica Verlicchi, capogrupo di Lista Civica La Pigna e da Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica – Progetto Emilia Romagna in Assemblea Legislativa, formazione regionale cui aderisce la Lista Pigna.

La protesta quindi continua non rimanendo più circoscritta e racchiusa solamente nell’ambito del confronto tra Azienda e sindacato NurSind Romagna ma approda, ampliandosi, interessando l’ambito del Comune di Ravenna e della Regione Emilia Romagna.

 

Con una interrogazione Veronica Verlicchi, capogruppo della lista La Pigna e candidata Sindaco di Ravenna, chiede al Sindaco uscente Michele Di Pascale di intervenire sul Direttore Generale Tiziano Carradori affinchè anche AUSL Romagna applichi il diritto al servizio mensa o in alternativa al buono pasto qualora la prestazione di lavoro ecceda le 6 ore lavorative, anche nel giorno in cui il turno notturno ha termine.

A supporto della richiesta la Lista Pigna nella interrogazione presentata, fa espresso riferimento alla recente sentenza della Corte di Cassazione – Sezione Lavoro del 1 marzo 2021 n. 5547 condotta da NurSind a favore dei propri iscritti, nella quale è stato riconosciuto a lavoratori turnisti di una Azienda Sanitaria, il diritto alla mensa e in alternativa al buono pasto. Sentenza che va applicata immediatamente, senza se e senza ma.

Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica – Progetto Emilia Romagna, ha già presentato interrogazione al Presidente della Regione Stefano Bonaccini per riconoscere questo diritto in maniera omogenea a tutto il territorio regionale, considerando tutte le diverse articolazioni dei turni previsti all’interno delle diverse Unità Operative nelle Aziende Sanitarie della Romagna.

NurSind Romagna, La Pigna e Rete Civica – Progetto Emilia Romagna ricordano come l’AUSL Romagna non garantisca la fruizione della mensa nel giorno in cui il lavoratore termina il turno notturno, non avendone potuto usufruire nel giorno in cui lo inizia, ritenendo erroneamente che non venga maturato il diritto nonostante le 7 ore di lavoro continuative maturate. L’ accesso alla mensa, secondo il Regolamento dell’AUSL Romagna, è previsto dalle 12 alle 15,30, a scapito del personale di quelle Unità Operative il cui turno di lavoro inizia alle ore 12 e gli esercizi convenzionati per l’utilizzo dei buoni pasto possono accettarlo unicamente negli orari coincidenti con l’apertura della mensa.

NurSind Romagna, La Pigna e Rete Civica – Progetto Emilia Romagna, chiedono pertanto che il diritto venga riconosciuto in maniera omogenea anche ai dipendenti dell’AUSL Romagna, così come già avviene ad esempio nelle Aziende di Modena e Ferrara, senza creare una ingiustificata disparità di applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro comparto sanità a seconda dell’AUSL di appartenenza.