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Oss. No del Consiglio di Stato cancellerebbe delibera del Veneto che assegnava loro ruolo infermieri

La sentenza n. 00308 del 07/06/2021 del Consiglio di Stato che boccia la richiesta di annoveramento della figura dell’OSS tra le professioni sanitarie, potrebbe fare da motore propulsore per la definitiva cancellazione della delibera veneta che attribuiva loro competenze proprie della professione infermieristica- (Per saperne di più leggi qui la sentenza

E’ quanto sostenuto da Davide Bendinelli sulle pagine del quotidiano L’Arena. Bendinelli, sindaco di Garda e deputato di Italia Viva aveva contribuito ad aprire un fronte polemico contro la Regione. Ex-assessore regionale proprio di Luca Zaia quando militava in Forza Italia, ha co-firmato una interpellanza urgente assieme ai colleghi Sara Moretto e Lisa Noja, presentata in aula da Maria Elena Boschi.

La delibera Veneta

A marzo di quest’anno, la giunta regionale del Veneto, con la delibera numero 305, approva il “Percorso di formazione complementare in assistenza sanitaria dell'operatore socio-sanitario”, un vero e proprio passaggio di competenze infermieristiche agli oss, giustificato così come scritto sul documento -  per esigenza di personale presso le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali -  Se vuoi conoscere nel dettaglio la delibera Oss del Veneto, clicca qui

Contro la delibera, sollecitati dal mondo infermieristico, si erano scagliati, la FNOPI, che con nota del 29 marzo, dava mandato ai legali per impugnare quanto stabilito dalla giunta veneta e gli OPI della regione che ritenendo "irricevibile" la "possibilità di utilizzare gli operatori socio-sanitari per lo svolgimento di atti propri degli infermieri, ne chiedevano l’immediata sospensione.

 

All’interpellanza urgente di Bendinelli, il sottosegretario alla Salute, PierPaolo Sileri, aveva risposto in maniera ambigua, riconoscendo come la delibera della Regione Veneto avesse esteso i limiti della figura professionale dell’OSS oltre quelli previsti e proponendo una revisione dell'accordo siglato nel 2003 sulle competenze dell'operatore sanitario specializzato. 

Nelle repliche alla risposta, Sara Moretto (IV), co-firmataria dell’interpellanza ricordando come l’obiettivo dell’interpellanza fosse quello di fare chiarezza e non mettere in contrapposizione le due figure professionali, sottolineava come un breve corso regionale non possa sostituire il percorso universitario dei professionisti sanitari.

Chiedeva inoltre al Governo di adottare iniziative per rallentare l’applicazione della delibera del Veneto in virtù della risposta di Sileri e delle perplessità espresse dalla FNOPI negli scorsi giorni.

 

Quella della delibera veneta sugli Oss, però, a distanza di mesi, è ancora una questione aperta e grazie alla sentenza del Consiglio di Stato, secondo Bendinelli  - potrebbe essere a rischio bocciatura dal punto di vista della legittimità.

La sentenza, che esclude gli Oss dalle figure sanitarie, stabilisce che , l’appartenenza all’area socio-sanitaria, così come previsto dal ’art.5, comma 5, della legge 11 gennaio 2018, n.3, da sola non costituisce riprova dell’attrazione della figura dell’OSS nell’ambito delle professioni sanitarie tout court.