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Da 40 a 32 ore lavorative settimanali al 100 per cento dello stipendio. Europa va verso orario corto

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/04/2022

AttualitàCronache sanitarieEstero

Il nuovo modello lavorativo è denominato 100:80:100; i lavoratori riceveranno il 100% della retribuzione, lavorando l’80% del tempo impiegato precedentemente: 32 ore anziché 40, a condizione di mantenere il 100% della produttività.

Il nuovo orario, che prevede la settimana corta di 4 giorni, verrà applicato dal Regno unito, in via sperimentale, da giugno 2022 a gennaio 2023.

A vivere la nuova realtà della settimana lavorativa breve saranno circa 3.000 dipendenti e anche nel Regno Unito sarà possibile testare se e quanto la produttività aumenti. Il programma è gestito dai ricercatori delle università di Cambridge e Oxford e del Boston College e da gruppi di difesa senza scopo di lucro quali 4 Day Week Global, la campagna 4 Day Week UK e il think tank britannico Autonomy.

Quello di puntare sulla qualità, piuttosto che sulla quantità, è una tendenza che sta prendendo piede in tutta Europa; verso la stessa direzione stanno andando Belgio, Islanda, Spagna e Scozia che hanno o stanno alleggerendo l’intensità tempistica delle occupazioni, anche per un miglioramento sull’equilibrio tra lavoro e vita privata. A Reykiavik per esempio, capitale islandese, è andato in porto un progetto simile a quello inglese. Più di 2.500 persone hanno potuto vivere quel che è stato reputato un “successo schiacciante”: meno stress, una riduzione del rischio di esaurimento e alcun effetto negativo sulla produttività o sui servizi.

L’indipendente