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TIK TOK di un medico del pronto soccorso: ‘Quando hai finito il turno e non hai ucciso nessuno'

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 31/05/2022

AttualitàCronache sanitarie

E’ stata aperta un’indagine interna nei confronti del giovane medico, che nelle stanze del pronto soccorso, nelle ore in cui era in servizio, avrebbe registrato e pubblicato diversi TIK-TOK, balletti demenziali, tipicamente adolescenziali, accompagnati da frasi infelici come: “ Quando hai finito il turno e non hai ucciso nessuno, puoi tornare a casa a dormire”.

A portare all’attenzione dei vertici dell’Asp di Caltanissetta, quanto intercettato sul noto social, è Vincenzo Mattina, che chiede giustizia per il figlio Mirko morto a 26 anni il 27 dicembre 2021 all’ospedale Sant’Elia, e per la cui morte sarebbero indagate, proprio il medico protagonista dei TIK TOK e la madre, anche lei medico.

“Chiedo  il licenziamento immediato e il mio avvocato ha portato il video in Procura. Mi sento offeso e preso in giro, mio figlio è al cimitero!”, ribadisce Mattina, che racconta: “ Il 26 dicembre Mirko ha dei semplici dolori addominali. Lo accompagno al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Elia, dove entra in codice verde.  Gli viene effettuato il primo tampone che risulta negativo. Poi la Tac che diagnostica una pancreatite. A quel punto mi dicono che devo andare via, Mirko deve fare altri accertamenti. Mi manda un messaggio “Papà mi hanno fatto un secondo tampone e sono positivo mi stanno trasferendo al reparto Covid”. Da quel momento ho perso i contatti con mio figlio. Solo un altro messaggio in cui mi scrive “Papà è una vergogna c’è un solo infermiere, chiedo aiuto dalle 12.” Sono le 14.02 quando mi arriva questo sms, mio figlio ha chiesto aiuto per due ore. Poi non so più nulla. Fino al tragico epilogo”.