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L'angolo dell'Ostetrica. Vaginite da candida: sintomi, implicazioni, terapia

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 19/12/2022

NursingProfessione e lavoro

A cura dell'Ostetrica Domenica Morabito (Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria)

La vaginite da candida è l’infezione vaginale da candida spp, solitamente  C. albicans. La maggior parte delle vaginiti fungine è causata da C. albicans (candidosi), che colonizza il 15-20% delle donne non gravide e il 20-40% delle donne gravide.

La Candida è una problematica dovuta ad uno squilibrio della flora intestinale e di conseguenza della flora vaginale.

Alcuni tipi di Candida sono sempre presenti nella vagina: la vagina collega l’utero (dove cresce il feto durante la gravidanza) all’esterno del corpo. Alcuni la chiamano canale del parto. Un’infezione vaginale da lievito si verifica quando nella vagina crescono troppe cellule di lievito.

Queste infezioni da lievito sono molto comuni, solitamente non gravi e più frequenti durante la gravidanza (in caso di diabete o durante l’assunzione di antibiotici).

 

FATTORI DI RISCHIO per la vaginite da candida comprendono i seguenti:

  1. Diabete
  2. Uso di un ampio spettro di antibiotici o corticosteroidi
  3. Gravidanza
  4. Indumenti intimi stretti non traspiranti
  5. Immunocompromissione
  6. Uso di un dispositivo intrauterino

 

La vaginite da candida è rara nelle donne in fase postmenopausale eccetto in quelle che assumono terapia ormonale sistemica.

 

La SINTOMATOLOGIA della vaginite da candida sono i seguenti:

  • il prurito, il bruciore, o l'irritazione vaginale vulvare ( l’area esterna situata all’apertura della vagina, che possono peggiorare durante i rapporti sessuali)
  • la dispareunia sono frequenti, così come lo è una secrezione vaginale spessa, bianca, simile a formaggio cagliato che aderisce alle pareti vaginali. La sintomatologia aumenta nella settimana che precede le mestruazioni. Sono frequenti eritema, edema ed escoriazioni.
  • Una secrezione vaginale densa, bianca, simile a fiocchi di latte o ricotta, scarsa secrezione bianca oppure mancanza di secrezione,

 

I sintomi possono peggiorare la settimana prima dell’inizio del ciclo mensile, e l’'infezione nel partner di sesso maschile è rara.

Per trattare le infezioni da lievito vengono usati farmaci antimicotici, soprattutto nella fase acuta quando il sintomo è estremamente fastidioso. Tuttavia, le pazienti devono essere avvertite che creme topiche e pomate contenenti oli minerali o oli vegetali indeboliscono i preservativi di lattice.

Se i sintomi persistono o peggiorano durante la terapia topica, deve essere presa in considerazione l'ipersensibilità agli antifungini topici.

A volte, le donne si chiedono perché la candida torna sempre. E la soluzione, tra le soluzioni è il pavimento pelvico e microbiota.

 

Alla terapia farmacologica, la candida è in grado di diventare resistente.A livello della flora batterica manca l’equilibrio tra i germi che popolano l’intestino, cosi la candida è libera di moltiplicarsi. È quella che viene definita disbiosi intestinale, ed è opportuno prendersi cura di questa problematica, altrimenti la candida non si risolverà mai.

Le donne con recidive frequenti di candida necessitano di un esame colturale per confermare la diagnosi e per escludere la Candida non albicans ma spesso sono  associate ad un aumento di tono della muscolatura del pavimento pelvico.

L’ipertono del pavimento pelvico è una situazione che porta infiammazione, e l’infiammazione genera un circolo vizioso che aiuta la candida a ripresentarsi.

 

Risolvere il problema è necessario instaurare una strategia multimodale attenta a rimuovere i fattori predisponenti, precipitanti e di mantenimento e l’’ostetrica consiglia di:

  • mantenere la vulva pulita e indossare abiti larghi e di cotone assorbente, in modo da permettere all'aria di circolare consente di ridurre l'umidità della vulva e la crescita di funghi.
  • Evitare gli zuccheri e i carboidrati raffinati, alcol, cibo spazzatura.
  • Consumare frutta e verdura e cibi ricche di fibre.
  • Evitare la depilazione e mantenere un’adeguata regolarità intestinale
  • E’ fondamentale evitare la penetrazione, preferendo altre forme di intimità, finché il problema non sarà risolto: altrimenti l’infiammazione peggiora.
  • Per quanto riguarda il pavimento pelvico rivolgersi ad un professionista ostetrico che si occupa di riabilitazione del pavimento pelvico che, attraverso varie tecniche di riabilitazione (tecniche di rilassamento, biofeedback e stretching muscolare) faciliterà il rilassamento del muscolo se iperattivo o ipertonico;

 

Bibliografia:

  • Schwebke JR, Gaydos CA, Nyirjesy P, et al: Diagnostic performance of a molecular test versus clinician assessment of vaginitis. J Clin Microbiol 56 (6):e00252-18, 2018. doi: 10.1128/JCM.00252-18 Print 2018 Jun.
  • The Manual's Editorial Staff
  • Manuale MSD
  • Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano