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NurSind. Infermieri ignorati: il silenzio assordante della ASL Umbria 2

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 16/07/2025

NurSind dal territorioUmbria

 

Il NurSind Terni accusa: “Un muro di gomma che calpesta i diritti dei lavoratori”

TERNI – La denuncia è dura e diretta. A firmarla è Paolo Scaramuccia, segretario territoriale del NurSind di Terni, che punta il dito contro la Direzione Aziendale della ASL Umbria 2 e il SITRO, colpevoli – secondo il sindacato – di “una grave e inaccettabile condotta” nei confronti di una dipendente e delle richieste ufficiali presentate da rappresentanti sindacali.

“Per ben due volte – dichiara Scaramuccia – la Direzione ha ignorato una richiesta formale inoltrata da un dirigente del NurSind. Non solo: ha fatto orecchie da mercante anche davanti alla successiva richiesta del nostro legale”. Ma la vicenda assume contorni ancora più inquietanti quando si scopre che la stessa ASL non avrebbe mai risposto nemmeno alla dipendente coinvolta, un’infermiera in servizio al Presidio Ospedaliero di Orvieto, che da settembre 2024 attende un riscontro a una richiesta di trasferimento avanzata ai sensi della Legge 104/92.

“Non rispondere a un sindacato è grave. Non rispondere a un legale è gravissimo. Ma ignorare una propria dipendente, che ogni giorno lavora con competenza e senso del dovere, è un’umiliazione istituzionale che non può essere accettata”, afferma Scaramuccia.

La questione è stata portata all’attenzione dell’Ispettorato del Lavoro, ma a oltre un mese dalla segnalazione, anche da quell’ufficio non è giunta alcuna risposta da parte della ASL. “Un atteggiamento che rasenta il disprezzo istituzionale – incalza il segretario NurSind – e che dimostra come in questa Azienda la trasparenza e il rispetto delle regole siano solo parole vuote”.

Secondo il sindacato, non si tratta di un episodio isolato, ma dell’ennesima spia di un modello gestionale “chiuso, autoritario e indifferente”. Scaramuccia accusa apertamente: “È un sistema che schiaccia i diritti dei lavoratori, ignora le norme e calpesta il valore umano di chi tiene in piedi ogni giorno la sanità pubblica”.

Il quadro che emerge è quello di una direzione assente, che “non comunica, non risponde, non rispetta”. Di fronte a questo muro di silenzio, il NurSind non intende fare passi indietro. “Pretendiamo risposte. Pretendiamo rispetto. E se necessario – conclude Scaramuccia – continueremo a batterci con ogni mezzo legittimo affinché a nessun infermiere venga più negata voce, attenzione e giustizia”.