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Cariati, elisoccorso rallentato: cantiere e pista lontana mettono a rischio i soccorsi

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 16/07/2025

CalabriaNurSind dal territorio

Il NurSind Cosenza lancia l’allarme: troppi minuti persi per raggiungere l’elisuperficie, si rischia la vita

CARIATI (CS) – Aumentano i tempi di percorrenza e diminuiscono le chance di salvezza per i pazienti in emergenza. È questo, in sintesi, l’allarme lanciato dalla segreteria territoriale del NurSind di Cosenza, attraverso il segretario territoriale Roberto Mazzuca e il dirigente sindacale nonché RSU Nicodemo Capalbo, sulla gestione dell’elisoccorso a Cariati.

Dopo anni di atterraggi al porto, oggi l’elisoccorso utilizza una pista provvisoria situata nei pressi del Ponte del Varco, a circa cinque chilometri tra andata e ritorno dall’ospedale Vittorio Cosentino. Una distanza che, di fatto, rallenta le ambulanze in una fase cruciale dell’intervento di soccorso.

A complicare ulteriormente la situazione è il cantiere aperto sulla SS 108 ter, che blocca il collegamento diretto con il centro storico, e il traffico estivo lungo la già congestionata Statale 106 Ionica. Il percorso alternativo, spiegano i sindacalisti, è lungo, tortuoso e rischioso, soprattutto durante l’estate, quando la popolazione cresce sensibilmente per il flusso turistico.

“Si rischiano ritardi letali in caso di patologie tempo-dipendenti – denunciano Mazzuca e Capalbo – quando ogni minuto può fare la differenza tra la vita e la morte.”

Il NurSind torna a chiedere con forza due interventi immediati:

  1. Il completamento urgente dei lavori sulla SS 108 ter, così da ripristinare un collegamento più rapido.

  2. La realizzazione di una vera elisuperficie abilitata anche al volo notturno, all’interno del perimetro dell’Ospedale Vittorio Cosentino, come già avviene in altre strutture della Calabria.

“Serve una soluzione definitiva – incalzano i rappresentanti del sindacato – non possiamo più permettere che i soccorsi dipendano da piste improvvisate e da viabilità inadatta. Ne va della sicurezza di pazienti e operatori sanitari.”

L’attuale tragitto, evidenziano, costringe le ambulanze a percorrere la pericolosa Statale 106 fino alla Provinciale a nord della cittadina, poi proseguire verso il centro storico e infine raggiungere il campo sportivo del Varco, dove oggi avviene l’atterraggio dell’elicottero.

Un percorso che, nella migliore delle ipotesi, costa preziosi minuti; nella peggiore, potrebbe costare vite umane. Per questo il NurSind chiede un intervento immediato delle istituzioni competenti, con l’adozione di ogni misura utile a garantire tempi certi e sicuri nei soccorsi di emergenza.