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Infermiere Penitenziario... l'assistenza dietro le sbarre. Messa a fuoco

Gemma Maria Riboldidi
Gemma Maria Riboldi
Pubblicato il: 30/01/2023

Attualità

Riscrivo sulle carceri (nelle puntate precedenti! ) e sull’infermiere penitenziario…

Per chi come me lavora all’interno del dipartimento di salute mentale, il carcere e tutto ciò che si relaziona alle misure restrittive e detenzione di varia natura, è un mondo che affascina ed è un settore a cui forse non viene data abbastanza voce.

Devo dire che infermieristicaMente in questi anni ha scritto diversi articoli che rendono note le criticità di questo ambito … alla fine dell’articolo allegherò i link degli articoli passati!

Detto ciò, inizio questo articolo riproponendo una frase scomodissima:

…. i rischi alla sicurezza del personale infermieristico non sono poi così diversi da quello che gli infermieri possono correre all’interno di un pronto soccorso! All’interno del carcere le figure infermieristiche vengono scortate dalla polizia penitenziaria che fornisce una protezione che altre realtà non hanno!

Si lo so! Sembra totalmente non curante di quanti rischi corra un infermiere che lavora dentro un carcere e appare scortato da dei super eroi! Ovviamente mi aspetto che a leggere i miei articoli siano infermieri e, quando parlo di scorta, certo non parlo di un plotone di poliziotti! Che poi la storia ci insegna che quando lo schifo e la violenza deve colpire…purtroppo colpisce e devasta tutti, scorte comprese!

Il problema grosso è che la realtà è ben più drammatica e lo sappiamo bene tutti! Alla luce dei fatti accaduti, anche molto recenti, gli infermieri sono a rischio di aggressioni e atti violenti ovunque e spesso soli, senza nessuno che si occupi della loro sicurezza!

Detto questo, non è un articolo sulla violenza degli infermieri questo.

Questo articolo è un voler aggiungere altro e dare ulteriore visibilità a una figura poco nota. Un ruolo che molti colleghi non vogliono ricoprire per paura e poca conoscenza. Una figura altamente specialistica e con un bagaglio ricco e polifunzionale.

Ho accennato nel precedente articolo i vari ruoli che ricopre l’infermiere all’interno delle carceri italiane e mi sembra giusto, a completezza di quanto scritto in precedenza, dare una fotografia dell’ambiente in cui opera poiché proprio l’ambiente e la situazione di criticità delle carceri rendono ancora più complicato il lavoro dei nostri colleghi.

Ovviamente quello che si può fornire è un’immagine complessiva per diversi motivi. Prima di tutto gli istituti di pena sono 192 che si sviluppano in modo diverso e con tipologie di detenuti diversi, secondo, il personale infermieristico al suo interno è vario, infatti si fondono in un gran minestrone cooperative e dipendenti pubblici di varia natura. Sappiamo bene il servizio sanitario nazionale è uno, ma che la programmazione e la gestione è regionale e in Italia di regioni ne abbiamo 20, di cui 5 a statuto speciale. In poche parole mi è impossibile scendere nel dettaglio e dare una fotografia in cui tutti si rispecchiano!

Ho deciso quindi di partire da questo dato ... dall’ultimo rapporto Antigone (Associazione per i Diritti e le Garanzie nel sistema penale) di cui allego il link (https://www.antigone.it/upload2/uploads/docs/RapportoLuglio2022.pdf).

Ritengo questo rapporto molto interessante al fine di conoscere le criticità delle carceri italiane e di conseguenza capire quante criticità possano nascere nel dare un’adeguata assistenza sanitaria all’interno delle stesse.

Il tasso di affollamento all’interno delle carceri italiane è del 107% ma, se si considerano i posti non disponibili, sale al 112%. In alcune carceri si raggiungono picchi che oscillano da 150% a 190% (per esempio in Puglia, nel Lazio e in Lombardia).

Facile quindi dedurre quanto sia alto il carico di lavoro che i nostri colleghi sostengono durante i loro turni, a cui va ad unirsi la carenza infermieristica che accompagna una situazione già così critica.

Altro dato che ci fornisce un ulteriore triste immagine delle carceri italiane è il tasso di suicidi all’interno delle carceri. Nel 2022 ha raggiunto il record negativo di un suicidio ogni 5 giorni e un associato aumento dei tassi di autolesionismo.

Anche questi accaduti mettono in grande difficoltà gli infermieri penitenziari che si trovano a fronteggiare un malessere psicologico in costante aumento tra i detenuti. Gli infermieri penitenziari vengono costantemente messi a dura prova cercando di rispondere, con estrema fatica, al benessere psicofisico dei detenuti in situazioni al limite.

A dare un contributo, alle mille difficoltà che i collegi all’interno delle carceri devono affrontare, c’è la carenza del personale della polizia penitenziaria e tutto quello che ne consegue... soprattutto in materia di sicurezza.

Concludendo si può solo dire che questi colleghi necessitano di avere il massimo dell’appoggio e la stima per quanto fanno tutti i giorni con dedizione, costanza a tanta professionalità.

Il loro lavoro li espone a un continuo rischio di burnout.

Ma è importante per me dire una cosa…nonostante questo, se siete incuriositi, NON abbiate paura! Sperimentate questa strada se ne avete la possibilità e ne siete incuriositi!

L’infermiere penitenziario è una figura importante e con un valore enorme.

Insomma non vi fate intimorire dalle mille criticità, ESISTONO!

Se nel mondo infermieristico ne esistono tante, nel mondo delle carceri sono tantissime!

Ma se vi capita anche di solo aver la possibilità di provare …fatelo! Perché sicuramente al fianco di colleghi così esperti e forti si può solo imparare!

Impariamo a vedere il bello delle tante sfaccettature di questa professione e impariamo a mostrare il bello di una professione così nobile e dare visibilità a questo... e non solo alle cose che non vanno e ci rendono insoddisfatti!

Ah ecco i link sugli altri articoli tramite cui potrete conoscere i colleghi che lavorano nelle carceri italiane:

https://www.infermieristicamente.it/articolo/15155/carcere-della-dozza-senza-medico,-il-nursind:-inaccettabile-quanto-accaduto

https://www.infermieristicamente.it/articolo/9049/-infermieri-penitenziari-tagliata-l%E2%80%99indennita-rischio-ambientale-nasce-movimento-a-difesa-di-una-categoria-dimenticata