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Dipendenze alimentari: caseomorfine e basi chimiche della dipendenza da formaggi e latticini

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 26/06/2023

AttualitàStudi e analisiUmbria

Nell’immaginario comune, vengono classificate come tossicodipendenti tutte le persone che abitualmente fanno uso di sostanze stupefacenti illegali, come eroina, cocaina, marijuana.

Eppure in realtà siamo circondati dalla droga ogni giorno, addirittura è il nostro stesso organismo a produrla:

 è il caso delle endorfine, le quali spesso si generano in seguito all’assunzione di determinati alimenti

 

 

Cosa sono le endorfine?

 

Le endorfine ad esempio sono sostanze chimiche prodotte dal cervello dotate di elevati poteri analgesici ed eccitanti. Lo stesso nome indica proprio un’azione simile a quella della morfina e deriva appunto dalla fusione di endogeno (cioè che si genera internamente a una cellula) e morfina.

Oltre ad aumentare la tolleranza al dolore, le endorfine conferiscono anche una sensazione di buonumore, consentono di sopportare meglio lo stress, regolano l’appetito, il sonno, la temperatura corporea ed il ciclo mestruale.

 

 

Le Caseo-morfine

 

Una volta ingeriti dei latticini, gli enzimi digestivi possono processare il glutine e le ß-caseine, dando vita rispettivamente alle gluteomorfine (composti simili alla morfina ma derivati dal glutine) ed alle ß-caseomorfine, simili alla morfina ma derivati dalle ß-caseine.

recettori per gli oppiodi sono espressi un po’dovunque nel corpo, ma in particolare nel sistema centrale (dove possono indurre euforia, sedazione, aumento della soglia al dolore) e lungo il tratto gastrointestinale, dove modulano la motilità enterica, la produzione di muco e di ormoni.

Diversi studi evidenziano come sia le gluteomorfine, che le caseomorfine siano in grado di legarsi con estrema affinità a questi recettori, determinando stanchezza , riduzione dell’ansia, senso di annebbiamento e sonnolenza.

Infatti, il latte ed i cereali possono essere utilizzati come rimedio per favorire il sonno, mentre vanno evitati, in grosse quantità, prima di andare a lavorare.

 

Qualsiasi oppiaceo, inoltre, determina delle grosse ripercussioni a livello gastroenterico. Essi, infatti inducono un potente rallentamento della motilità gastrica con conseguente stitichezza. Non a caso sono alla base dei comune farmaci anti-diarroici.

La stessa cosa la si può sperimentare con le caseine. E’ stato ampiamente dimostrato, infatti, che esse rallentano il transito intestinale, inducendo costipazione. I body-builder o comunque tutti gli atleti che utilizzano le caseine in polvere per accrescere la massa muscolare, sanno perfettamente che possono incorrere in questo tipo di problema.

Non solo: come la morfina, le caseomorfine e le gluteomorfine sono in grado di stimolare la secrezione di muco intestinale. Se da una parte questo effetto sembrerebbe positivo perché protegge le cellule epiteliali, dall’altro la troppa secrezione può interferire con l’attività gastrointestinale, con la flora batterica e con la funzionalità dei globuli bianchi.

 

 

La dipendenza

 

Come tutti gli oppiacei, i latticini, in particolare il formaggio, ed i carboidrati contenenti glutine, specie quelli ad alto indice glicemico, possono creare dipendenza ed astinenza se decidiamo di toglierli.

Questo perché il nostro cervello ragiona come se in quel momento avesse a disposizione dell’eroina: si sente gratificato e vuole ricreare quell’esperienza più e più volte, entrando così in un circolo vizioso da cui è difficile uscire.

Forse, non sapevi, però, che lo stesso tipo di dipendenza si instaura anche quando mangiamo dei latticini, in particolare dei formaggi. Il corpo ne vuole sempre di più ed è molto complicato fermarsi. Se si aggiunge a tutto ciò il fatto che talvolta il loro sapore è a dir poco eccellente, ecco spianata la strada del non ritorno.

 

Disintossicarsi è possibile?

E’ possibile, ma sicuramente non facile.

Come per ogni dipendenza, la cura consiste nella riduzione poco per volta della sostanza che ha causato lo stato di dipendenza, nel nostro caso caseine e glutine.

Se siamo abituati ad esempio a mangiare pane e pasta tutti i giorni o peggio ancora dolci, proviamo a sostituirli con le varianti senza glutine e vediamo come va. Cerchiamo sempre, inoltre, di preferire carboidrati a basso indice glicemico, che evitano di crearci dei pericolosi up and down insulinici.

Se abbiamo problemi eccessivi di sonnolenza giornaliera, proviamo a shiftare questi carboidrati la sera, in modo tale da conciliare il sonno.

Per i formaggi, invece, cerchiamo di limitare la loro assunzione alla porzione consigliata dal nutrizionista non più di due volte a settimana, il vostro organismo ringrazierà.

 

Bibliografia

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Fonte: VeganOk