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Esposto Nursind Campania in Parlamento: 9 milioni di euro non ancora erogati agli infermieri

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 10/07/2023 vai ai commenti

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: Possibili irregolarità amministrativo-contabili e danno erariale nella gestione dei fondi destinati alla campagna vaccinale in Campania

Un esposto presentato dal sindacato delle professioni infermieristiche NurSind Campania, alla Corte dei Conti, sulla gestione dei fondi statali destinati al pagamento del personale infermieristico dipendente impegnato nella campagna vaccinale potrebbe aprire una scatola di Pandora per la regione Campania. Secondo NurSind, circa 9 milioni di euro destinati al finanziamento delle prestazioni aggiuntive per il personale medico, infermieristico e agli assistenti sanitari non sono ancora stati erogati alle aziende sanitarie regionali.

L'esposto fa riferimento all'assegnazione di fondi per le attività di somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2, che secondo NurSind, nonostante le aziende sanitarie abbiano inviato le rendicontazioni delle spese sostenute nel 2021 per tali attività, i fondi non sono stati ancora trasferiti loro dalla regione.

La regione Campania ha risposto a un atto di sindacato ispettivo nel marzo 2022, affermando che erano state avviate le attività di rendicontazione con le aziende sanitarie per il riparto dei fondi stanziati. Tuttavia, nei mesi successivi, la Direzione generale per la tutela della salute ha comunicato che non erano ancora pervenuti tutti i riscontri e le rendicontazioni necessarie e che si stavano verificando i dati acquisiti.

La denuncia di NurSind è finita in Parlamento. E’ stato il deputato Vietri Maria Immacolata (FDI), in un’interrogazione, a chiedere al Ministro della Salute  il perché del ritardo nell'erogazione dei fondi, sottolineando che gli operatori sanitari coinvolti nella campagna vaccinale meritano un giusto riconoscimento per la loro dedizione instancabile e competenza dimostrate durante l'emergenza pandemica.

Nell’interrogazione il deputato evidenzia il fatto che, nonostante siano trascorsi due anni, questi operatori sono ancora in attesa del pagamento delle prestazioni aggiuntive previste per le attività di contrasto ai contagi da COVID-19.

Di fronte a questa situazione, chiede quindi quali iniziative siano state o saranno prese per accertare l'utilizzo dei circa 9 milioni di euro destinati alle aziende sanitarie regionali per finanziare il personale medico, infermieristico e agli assistenti sanitari per le attività di somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2.