Paziente morto per le percosse? Forse due gli infermieri del reparto di psichiatria indagati
Due infermieri del reparto di Psichiatria dell'Ospedale Civile di Venezia sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati con un'accusa di omicidio preterintenzionale, legata alla tragica morte di Bruno Modenese, un uomo di 45 anni originario di Pellestrina. Modenese era stato ricoverato il sabato 16 settembre, ma il suo decesso è avvenuto il 19 dello stesso mese.
Il condizionale è d'obbligo, dato che diverse testate giornalistiche parlano di infermieri, altre addirittura di due persone estranee alla professione sanitaria.
L'ipotesi formulata dalla Procura suggerisce che l'uomo potrebbe essere stato colpito al volto, forse nel tentativo di contenere una crisi. La verità su quanto accaduto e le eventuali responsabilità verranno stabilite attraverso l'autopsia, programmata per il 5 ottobre e affidata al medico legale Barbara Bonvicini. Durante l'autopsia, saranno presenti consulenti sia della difesa che della famiglia di Modenese, che con la presentazione di una denuncia ha innescato questa delicata indagine.
L'accusa formulata contro i due infermieri sostiene che essi avrebbero agito con violenza nei confronti del paziente, anche se il loro intento non era quello di ucciderlo. Tuttavia, le loro azioni avrebbero causato gravi danni fisici a Modenese, tra cui la frattura del naso e dello zigomo sinistro. In particolare, un'emorragia cerebrale provocata dalle loro azioni ha portato al coma e, infine, alla morte del 45enne.