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Rapporto personale sanitario SSN 2021: 52mila cessazioni, tra cui rilevanti dimissioni volontarie

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 01/02/2024 vai ai commenti

AttualitàGoverno

Il panorama del personale sanitario del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano, al 31 dicembre 2021, rivela un quadro complesso e dinamico. Con un totale di 237.392 medici, 349.800 infermieri e altre figure professionali, il sistema sanitario del paese rappresenta un pilastro cruciale per l'assistenza alla popolazione - Rapporto SSN 2021_allegato 

Uno degli aspetti salienti di questo rapporto è la considerevole quantità di cessazioni avvenute nel corso del 2021, raggiungendo la cifra di 52.534. Questo numero, che riflette varie modalità di separazione dal servizio, è stato guidato principalmente da collocamenti a riposo per limiti di età, dimissioni con diritto a pensione, risoluzioni del rapporto di lavoro e licenziamenti, rappresentando il 56,0% delle cessazioni complessive.

In particolare, il focus si sposta sul significativo numero di dimissioni volontarie registrate nel periodo in esame. Questa forma di separazione dal servizio, denominata "cessati puri" nelle tabelle di questa pubblicazione, ha contribuito in misura rilevante alle cessazioni totali. Tale fenomeno, che sottolinea le dinamiche interne al personale sanitario, richiede un'analisi più approfondita per comprendere le motivazioni sottostanti.

Parallelamente alle cessazioni, il rapporto evidenzia anche l'assunzione di 59.047 nuove unità di personale nel corso del 2021. Di particolare rilievo è il 74,9% di "assunti puri", ossia coloro che sono entrati nel servizio attraverso concorsi, procedure specifiche e stabilizzazioni. Questo aspetto sottolinea gli sforzi del SSN nell'incrementare le risorse umane, garantendo un costante rinnovamento e adeguamento della forza lavoro.

L'anzianità media di servizio complessiva del personale del SSN è di 17,0 anni, con differenze tra i ruoli e le categorie professionali. L'età media del personale risulta essere di 49,1 anni, con variazioni significative tra le diverse professioni.

 

Per quanto riguarda i medici, si contano 107.657 professionisti a tempo indeterminato, corrispondenti a 1,8 medici per mille abitanti. La distribuzione per specialità mostra una crescente femminilizzazione della professione e un ricambio generazionale in atto.

PERSONALE AREA INFERMIERISTICA: il personale dipendente a tempo indeterminato e tempo determinato del SSN (ASL, aziende Ospedaliere ed Universitarie, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, ARES ed ESTAR, ISPO e Aziende Regionali del Veneto e Liguria) corrispondente alle figure professionali di infermiere, infermiere pediatrico ed ostetrica/o ammonta complessivamente a 304.115 unità. Si tratta rispettivamente di 286.065 infermieri, 5.563 infermieri pediatrici e 12.487 ostetriche. L’età media di tale personale è pari a 46,9 anni con un’anzianità di servizio mediamente pari a 18,1 anni. Il rapporto rispetto alla popolazione residente è di 4,71 per mille che sale al 5,04 se si considerano anche gli ospedali equiparati al pubblico. Complessivamente nel servizio sanitario italiano il rapporto tra personale infermieristico e medici è pari a 2,58 unità.

Personale infermieristico a tempo indeterminato per categoria e tipo rapporto di lavoro trend anni 2013-2021

Nell’anno 2021 prosegue l’andamento positivo del trend iniziato dal 2020 con l’inversione di tendenza rispetto ai decrementi registrati negli anni precedenti e il PERSONALE DIPENDENTE A TEMPO INDETERMINATO DEL SSN continua a crescere. Complessivamente si registra un aumento di 7.411 unità di personale pari a +1,1% rispetto all’anno precedente. Nell’ambito del ruolo sanitario, in particolare, la variazione più significativa riguarda il personale infermieristico che cresce di 2.734 unità (+1,0%).