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Infermieri condannati per mancata collaborazione con l'anestesista

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/04/2024 vai ai commenti

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Benvenuti a "ResponsaInfermiere", la tua guida essenziale alla responsabilità professionale degli infermieri! Se sei un infermiere impegnato nel garantire cure di alta qualità e nel rispettare i più alti standard etici e legali, allora sei nel posto giusto. In questa rubrica, esploreremo insieme i principi fondamentali della responsabilità professionale, offrendo consigli pratici, casi studio e risorse preziose per affrontare ogni sfida sulla tua strada."

Leggi gli articoli di “ResponsaInfermiere” ogni lunedì, mercoledì e venerdì li trovi nella sezione Professione e Lavoro - Leggi e Sentenze. Preparati a elevare il tuo livello di professionalità e sicurezza nelle cure. Ricorda, essere un infermiere responsabile è fondamentale per il benessere dei pazienti e il rispetto della professione. All’interno della rubrica anche una sezione speciale dedicata alle ostetriche.

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Una delle responsabilità in capo all’infermiere è quella della mancata cooperazione multidisciplinare.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha messo in luce le gravi conseguenze della mancanza di cooperazione multidisciplinare in ambito medico, confermando la condanna per due infermieri e un anestesista coinvolti in un incidente che ha avuto esiti devastanti per una paziente durante una procedura endoscopica.

Il caso si è verificato quando la paziente, collocata sul lettino in posizione laterale per l’esame e non adeguatamente assicurata, ha ricevuto l'anestesia. In seguito alla somministrazione, la donna è caduta dalla barella, subendo un grave trauma cranico. Gli esami hanno rivelato un ematoma subdurale con estese lesioni nelle aree occipitale, frontale e temporale del cervello.

La Corte ha evidenziato che l'episodio non rappresenta solo un caso di negligenza individuale, ma piuttosto il risultato di un fallimento collettivo nell'adottare un approccio di squadra, fondamentale per la sicurezza del paziente. I professionisti coinvolti hanno trascurato principi basilari di prudenza e diligenza, necessari in un contesto così critico.

L’analisi dei giudici sottolinea una serie di mancate verifiche e comunicazioni tra gli infermieri e l’anestesista: gli infermieri non hanno immobilizzato la paziente sul lettino nonostante fosse chiaro che l’anestesia sarebbe stata somministrata imminente. L'anestesista, a sua volta, non ha controllato la sicurezza della posizione della paziente prima di procedere, un errore che si è rivelato fatale.

Questo drammatico evento porta alla luce la necessità di un rinnovato impegno verso la cooperazione all'interno delle equipe mediche. La responsabilità d'equipe, come ribadito dalla Cassazione, impone a ciascun membro del team medico di agire non solo in base alle proprie competenze specifiche ma anche in un contesto di verifica e supervisione reciproca.

La sentenza riafferma la necessità di un cambiamento culturale nelle pratiche ospedaliere, dove la comunicazione efficace e la collaborazione diventano pilastri fondamentali, non solo per il successo degli interventi medici ma soprattutto per garantire la sicurezza dei pazienti.