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Segni vitali, errori fatali – Cosa non trascurare nella rilevazione dei parametri

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/05/2025

FormazioneProfessione e lavoro

 

La rilevazione dei parametri vitali è uno degli atti più frequenti, ma anche più sottovalutati dell’assistenza infermieristica.
Spesso affidata a strumenti automatici, effettuata in pochi secondi, è considerata "prassi", ma rappresenta in realtà un momento diagnostico fondamentale.

Numerose evidenze dimostrano che alterazioni minime o subcliniche di frequenza respiratoria, pressione arteriosa, stato di coscienza o saturazione precedono l’instabilità clinica da 6 a 24 ore prima che si manifesti un evento avverso.

La vera competenza infermieristica sta non solo nel misurare correttamente, ma nel interpretare criticamente i dati raccolti.

 

Segni vitali: cosa dobbiamo osservare davvero?

I parametri vitali sono indicatori dinamici dello stato fisiologico. Vanno letti nel contesto clinico, non isolati.

I 5 parametri chiave:

  1. Frequenza cardiaca (FC)

  2. Frequenza respiratoria (FR)

  3. Pressione arteriosa (PA)

  4. Temperatura corporea

  5. Saturazione di ossigeno (SpO₂)

Errori comuni nella rilevazione

1. Frequenza respiratoria misurata “a occhio” o stimata

  • Sottovalutata perché non sempre visibile o “non allarmante”

  • È il parametro più predittivo in caso di deterioramento precoce
    Contala per almeno 30 secondi in stato di riposo. Non fidarti delle macchine non dedicate.

2. Saturazione “accettabile” senza valutare il contesto

  •  94–95% in pazienti con sintomi respiratori non è rassicurante

  •  In pazienti BPCO può essere normale, ma va monitorata in dinamica
    SatO₂ deve essere letta insieme alla FR e al pattern respiratorio.

3. Pressione arteriosa non confrontata con i valori basali del paziente

  • Una PA “bassa” può essere normale per quel soggetto, o il segnale di un peggioramento

  • Serve sempre il confronto con il trend o la documentazione pregressa
    Attenzione ai segni clinici: estremità fredde, pallore, stato mentale alterato.

4. Temperatura solo periferica, senza verifica interna

  • La febbre può non emergere al termoscanner frontale

  • In casi sospetti (sepsi, infezioni) serve una misurazione auricolare o rettale
     La temperatura è un parametro dinamico. Osserva anche sudorazione, brividi, stato generale.

5. Assenza di interpretazione clinica complessiva

  •  Parametri nella norma = “tutto ok”? Non sempre.

  • La combinazione di segni (es. lieve tachipnea + ipotensione + lieve confusione) può indicare shock iniziale o deterioramento.

Strumenti di supporto: MEWS, NEWS2 e valutazione precoce

 

Per superare la soggettività, è fondamentale l’uso di scale di deterioramento clinico precoce, come:

MEWS (Modified Early Warning Score)

Valuta: FC, FR, PA, stato di coscienza, temperatura
→ Allerta il medico se punteggio ≥ 4

NEWS2 (National Early Warning Score) – raccomandato dal NICE (UK)

Valuta: FC, FR, PA sistolica, SatO₂, stato di coscienza, temperatura
→ Punteggio ≥ 5 = rischio di deterioramento clinico, attivare team medico

Molti ospedali stanno implementando sistemi di allerta rapida integrati con cartelle cliniche elettroniche.

 

 

 MEWS – Modified Early Warning Score

Strumento sviluppato per standardizzare la rilevazione del rischio clinico nei reparti acuti.
Attribuisce un punteggio da 0 a 3 ai seguenti parametri:

Parametro 3 punti 2 punti 1 punto 0 punti 1 punto 2 punti 3 punti
FC <40   40–50 51–100 101–110 111–129 >130
FR <9   9–14 15–20 21–29   ≥30
PA sist ≤70   71–80 81–100 101–199   ≥200
Temp. <35   35–36 36.1–38 38.1–38.4   ≥38.5
Coscienza V,P,M   A        

Totale MEWS ≥ 4 → allerta medica urgente.
≥ 5 → attivazione team di risposta rapida (MET o RRT, se disponibile).


 NEWS2 – National Early Warning Score 2

Sistema raccomandato dal NHS e NICE (UK), validato anche in contesto italiano.
Valuta 7 parametri, con attenzione anche ai pazienti BPCO (due scale per la SpO₂).

Parametro Range critici (punti 2-3) Note
FR 25 Parametro più predittivo
SatO₂ <92% Due scale (A e B) per patologie respiratorie
FC 131 Rilevante in combinazione con PA
PA sist. 220  
Temperatura 39.1 Ipotermia in anziani = allarme
Stato mentale Confuso o A/V/P/U ≠ A CAM, GCS o AVPU validi
Ossigenoterapia Presente = +2 Aggiunge punteggio di rischio

Totale NEWS2 ≥ 5 = rischio intermedio → valutazione clinica e monitoraggio intensivo
NEWS2 ≥ 7 = rischio elevato → attivazione MET/RRT, possibile trasferimento in area critica

NEWS2 è pensato per aggiornamenti orari o bi-orari, e il trend ha più valore del dato singolo.

 

 

Best practice infermieristiche

Misura i parametri in condizioni basali reali, non dopo sforzi o manovre invasive
Registra data, ora, condizioni del paziente, tipo di dispositivo usato
Valuta segni associati: stato mentale, colorito, sudorazione, mobilità
Comunica subito variazioni anche minime se associate a sintomi
Documenta l’allerta al medico e le risposte cliniche

In sintesi

“I segni vitali non mentono, ma bisogna ascoltarli nel loro linguaggio.”

Una saturazione, una frequenza, una pressione… non sono numeri: sono segnali precoci di instabilità, spesso prima ancora che il paziente “sembri star male”.

Chi sa leggerli per tempo, salva tempo. E a volte salva vite.

 

Fonti e riferimenti

  • Royal College of Physicians (2022)National Early Warning Score (NEWS2)

  • Gidari et al. (2023)Early Warning Scores in COVID-19: evaluation of NEWS2 in acute care, Journal of Clinical Monitoring

  • WHO Guidelines (2022)Vital signs measurement in clinical practice

  • Istituto Superiore di Sanità (2023)Parametri vitali nella sorveglianza clinica precoce