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NurSind Sicilia: Serve una vera rete della salute, non solo una riforma ospedaliera

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/07/2025

NurSind dal territorioSicilia

All’incontro all’Assessorato regionale il sindacato propone un nuovo modello integrato e più umano

Palermo, 21 luglio 2025 – Il NurSind Sicilia ha preso parte al tavolo convocato presso l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana per la presentazione della nuova proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale.

All’incontro erano presenti l’Assessore alla Salute, Dott.ssa Daniela Faraoni, e il Dirigente Generale del Dipartimento di Pianificazione Strategica, Dott. Salvatore Iacolino, che hanno illustrato i dettagli tecnici della riforma.

Il nuovo piano prevederebbe una riduzione di 367 posti letto su scala regionale, giustificata dal calo demografico di oltre 500.000 residenti. L’Assessore ha spiegato che, tenendo conto anche della mobilità passiva – cioè il numero elevato di pazienti siciliani che si curano fuori regione – la riduzione avrebbe potuto essere accentuata di ulteriori 450 posti letto, ma si è scelto di non procedere in tal senso. 

Dall’analisi complessiva è emerso un altro dato allarmante: oltre 2.200 posti letto già previsti nelle precedenti reti non sono mai stati attivati. Una situazione che, secondo il NurSind, dimostra come il problema non sia solo numerico, ma anche strutturale e organizzativo.

A intervenire per il sindacato è stato il Segretario Regionale Salvatore Calamia, che ha espresso un forte auspicio:

«Sogniamo una vera rete della salute, non soltanto una rete ospedaliera. Serve un’integrazione reale tra ospedale e territorio per garantire una presa in carico globale del cittadino, non solo come paziente ma come persona».

Calamia ha inoltre criticato il fatto che molte scelte vengano assunte senza il giusto ascolto degli operatori sanitari:

"I Direttori Generali non sempre tengono conto della voce di chi è sul campo. Il nostro contributo tecnico, umano e professionale può migliorare la qualità della programmazione. Serve un ascolto vero, non formale".

Tra le proposte portate dal NurSind all’attenzione dell’Assessorato:

  • Valutare anche i dati epidemiologici, accanto agli indicatori strutturali, per comprendere e gestire i ricoveri impropri nei Pronto Soccorso;

  • Aggiornare i coefficienti di personale, fermi al 2019 e inadeguati rispetto ai carichi di lavoro attuali;

  • Potenziamento stagionale dei presidi sanitari nelle località turistiche, spesso in difficoltà durante i mesi estivi;

  • Sfruttare appieno le opportunità del POCS (Piano Operativo di Consolidamento e Sviluppo), in programma il prossimo 31 luglio, per rilanciare la sanità regionale.

"Non possiamo costruire una sanità del futuro se restano inattuati oltre 2.000 posti letto, se i territori sono abbandonati e se gli operatori lavorano in condizioni insostenibili», ha concluso Calamia.
"È tempo di costruire una sanità moderna, umana, ascoltando chi ogni giorno garantisce l’assistenza".

Il NurSind Sicilia conferma il proprio impegno a contribuire in modo propositivo a tutti i tavoli regionali, con l’obiettivo di dare ai cittadini siciliani una sanità pubblica più giusta, efficiente e vicina ai bisogni reali.