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Dentro il Contratto – Art. 69 indennità di pronto soccorso: aumenti in busta paga e arretrati record

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 27/06/2025

Contratto Nazionale

Il nuovo CCNL 2022–2024 riconosce pienamente il disagio del lavoro in emergenza-urgenza: più soldi, più dignità.

Dopo l’analisi dell’art. 16 sull’accesso all’area di elevata qualificazione, dell’art. 17 comma 2 sull’assistente infermiere, dell'articolo 18 sulla progressione tra le aree, delle tabelle aumenti e arretrati, degli articoli 67 e 68 su indennità di turno e disagio, il focus del nostro quarto approfondimento della rubrica “Dentro il Contratto” si sposta sull’articolo 69, che disciplina l’indennità spettante al personale assegnato ai servizi di pronto soccorso.

Si tratta di una misura attesa da tempo, che riconosce in modo più strutturato il disagio e la complessità del lavoro svolto nei reparti d’urgenza.

Cosa prevede l’art. 69 del nuovo contratto

1. Finanziamento e riparto regionale

Dal 2023, le risorse nazionali sono state incrementate e distribuite tra le Regioni sulla base di coefficienti percentuali proporzionati al monte salari del personale.
Esempi:

  • Lombardia: 15,323%

  • Sicilia: 6,879%

  • Calabria: 2,454%

2. Criteri regionali e aziendali

Gli importi dell’indennità verranno definiti a livello aziendale, ma su criteri concordati in sede di confronto regionale.
La distribuzione terrà conto dei diversi profili professionali coinvolti nei servizi di emergenza.

3. Incrementi economici progressivi

L’indennità di pronto soccorso viene sensibilmente aumentata:

  • Giugno 2023 – Dicembre 2024: +245 € lordi/mese (da 110 a 355 €);

  • Gennaio 2025: +62 € lordi/mese;

  • Gennaio 2026: ulteriore +62 € lordi/mese;

  • Totale incremento: +347 € lordi/mese;

  • Indennità a regime: circa 447 € lordi/mese.

4. Arretrati fino a 5.500 euro netti

Per un infermiere assunto a gennaio 2023 e in servizio in pronto soccorso, è previsto un arretrato netto di circa 5.540 €, da erogare in unica soluzione presumibilmente entro ottobre 2025.

Cosa cambia rispetto al contratto 2019–2021

Nel vecchio contratto l’indennità:

  • era fissata a circa 110 € lordi/mese;

  • non era omogenea tra le Regioni;

  • non prevedeva differenziazioni per profilo.

Il nuovo assetto, invece:

  • riconosce in modo chiaro e omogeneo la specificità del pronto soccorso;

  • introduce criteri di equità e differenziazione professionale.

Più tutele, più dignità per chi lavora in prima linea

L’Articolo 69 rappresenta una svolta concreta: non solo più soldi, ma un riconoscimento formale del peso umano, professionale ed emotivo del lavoro in emergenza. Un passo avanti che premia il sacrificio quotidiano di migliaia di operatori sanitari.