Palestina, sanità toscana pronta a fare la sua parte: l’appello dei sindacati

NurSind in prima linea con Cisl, Uil, Nursing Up e Fials: volontariato e raccolta fondi per le cure mediche ai civili vittime della guerra

Firenze, 8 agosto 2025 – Un appello accorato e unitario, rivolto alla Regione Toscana, per mettere in campo azioni concrete a sostegno della popolazione palestinese duramente colpita dal conflitto in Medio Oriente. A lanciarlo sono i principali sindacati del comparto sanità: NurSind, Cisl FP Toscana, Uil FPL, Nursing Up e Fials, che chiedono un incontro urgente con la Regione per attivare progetti e percorsi sanitari analoghi a quelli già adottati per la popolazione ucraina.

“Alla Regione – dichiarano i sindacati – chiediamo di attivarsi, in coordinamento con il Ministero degli Esteri e della Salute, per ospitare e offrire cure mediche ai palestinesi, così da garantire il diritto alla salute anche in questo drammatico contesto umanitario”.

Parallelamente all’iniziativa istituzionale, i sindacati lanciano una campagna di adesione volontaria tra il personale sanitario per garantire i servizi sanitari e sociali ai cittadini palestinesi che verranno accolti in Toscana. A questo si aggiungerà una raccolta fondi per finanziare le cure mediche e fronteggiare l’emergenza alimentare.

Il commento del NurSind: “In prima linea per il popolo palestinese”

Particolarmente significativo l’intervento del segretario regionale del NurSind Gimpaolo Giannoni, che evidenzia lo spirito con cui nasce l’iniziativa:

“Si tratta di un’iniziativa che ci vede in prima linea per sostenere il popolo palestinese, che da troppi mesi subisce le conseguenze di una guerra folle. Non posso che sottolineare la soddisfazione nel vedere la quasi totalità delle sigle sindacali prendere parte congiuntamente a questa iniziativa”, afferma il segretario NurSind.

Un’iniziativa che, pur mantenendo chiara la dimensione sindacale, assume un alto valore umano e solidale, e che rimette al centro il ruolo sociale del personale sanitario, chiamato ancora una volta a essere ponte tra salute, giustizia e diritti umani.