Concorso OSS, il NurSind Salerno: 15mila euro per un posto? Serve chiarezza, non sospensioni
Il sindacato insorge contro lo stop improvviso: “Migliaia di famiglie tradite, assistenza a rischio”
Salerno 26/09/2025 - È stata una doccia fredda per centinaia, forse migliaia, di candidati: arrivati alla prova del concorso OSS in Campania, hanno scoperto che la selezione era stata bloccata all’ultimo minuto. Una decisione che ha sollevato rabbia e amarezza, ma soprattutto la dura presa di posizione del NurSind Salerno.
"Siamo rimasti senza parole davanti alle dichiarazioni del presidente uscente Vincenzo De Luca" – afferma Biagio Tomasco, segretario territoriale del sindacato. – "Se davvero si sospettava che qualcuno stesse cercando di vendere i posti a 15000 €, bisognava intervenire, ma non fermando tutto. Sarebbe bastato consegnare subito le domande alle Forze dell’Ordine, come lo stesso De Luca ha annunciato solo dopo. Perché non farlo prima e permettere ai candidati di sostenere la prova?"
Il NurSind sottolinea la gravità sociale dello stop: "Bloccare un concorso così importante significa mettere in difficoltà migliaia di famiglie, che avevano investito tempo, energie e soldi per prepararsi. Non si può giocare con le speranze di chi da anni aspetta un’occasione di lavoro stabile. È inaccettabile che una Regione agisca così, senza pensare alle conseguenze umane".
Il segretario rilancia anche l’allarme sanitario: "Se il concorso non verrà rifatto a breve, migliaia di infermieri rischiano di essere demansionati. Negli ospedali mancano già OSS e saranno i pazienti a pagare il prezzo più alto, con un’assistenza sempre più carente".
Il NurSind mette in guardia: "Il blocco aggraverà l’equilibrio già fragile della sanità campana. Senza nuovo personale, i reparti resteranno in emergenza e il peso ricadrà sempre sugli stessi professionisti, ormai allo stremo".
Infine, Tomasco conclude con una stoccata: "In Campania ci viene detto che da dieci anni non ci sono state “porcherie”. Ma allora questa vicenda è stata segnalata alla Procura? Bloccare un concorso atteso da migliaia di persone solo sulla base di voci non è trasparenza, non è legalità e non è rispetto per chi attende da anni un’opportunità. In altri Paesi, come la Svezia, non accade. Perché deve succedere qui?".
Da parte sua, De Luca ha motivato il rinvio con accuse gravi: "Il concorso è stato sospeso per impedire che si vendessero i posti a 15.000 € e per garantire, finché ci sto io, che porcherie clientelari non se ne facciano".
Questa cifra — 15.000 € — è diventata simbolo della controversia. Secondo il governatore, la sospensione era necessaria proprio per contrastare voci di un mercato illecito dei posti.
Resta da chiarire: se le voci erano credibili, perché non mettere subito in campo controlli invece di cancellare l’intera procedura? E soprattutto: quando sarà possibile restituire fiducia a migliaia di persone che hanno dedicato tempo, energie e risorse a questa speranza?