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La Maddalena recuperato l'Ospedale storico Garibaldi per alloggi temporanei personale

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 09/11/2025

Sardegna

 

Una bella notizia ha allietato lo scorso sabato gli abitanti di La Maddalena. Il decadente stabile che fu il primo ospedale isolano, l’Ospedale Garibaldi, è stato infatti recuperato, ristrutturato e inaugurato oggi.

Infermieristicamente si era interessata nel 2022 della struttura, inaugurata nel 1908 per volontà della nuora di Giuseppe Garibaldi moglie di Ricciotti, Signora Costanza Garibaldi: un’opera sostanzialmente privata nata e cresciuta attraverso carità, donazioni, iniziative di autofinanziamento e sovvenzioni pubbliche, in particolare del Comune di La Maddalena.

L’ospedale, ubicato in una casa privata, subirà nel tempo ampliamenti che consentiranno di aprire stanze di ricoveroper patologie mediche, traumatiche, interventi chirurgici, e di prestare la propria opera per un trentennio, tra mille difficoltà legate al contesto igienico e urbanistico dell’isola, le guerre, le carestie, la povertà di una città comunque lontana dall’arretratezza dei paesi dell’interno della Sardegna, dai quali non mancavano richieste di assistenza.

L’interesse era nato per via della documentazione storica dell’epoca che riferiva di come la struttura fosse diretta da infermierequalcosa che oggi appare ancora utopistico

 

Dopo un iter che affonda le radici molto lontano nel tempo, l’amministrazione, con il voto unanime del consiglio comunale, aveva deciso di recuperare la struttura per realizzare alloggi da mettere a disposizione del personale sanitario che decide di prendere servizio sull’isola.

Oggi il taglio del nastro dopo un intervento da oltre un milione di euro, che ha reso possibile ricavare un trilocale, due bilocali e un monolocale.

La Maddalena, borgo turistico per eccellenza, dispone infatti di molti locali che rimangono sfitti tutto l’anno, tranne che per la stagione estiva, sempre molto redditizia per i proprietari, indotti così ad evitare affitti annuali; un problema comune a molti luoghi che, a La Maddalena, diventa spesso drammatico anche per gli isolani, figuriamoci per un infermiere o un medico che debbano prendere servizio nelle strutture sanitarie locali e si sentono dire che la casa deve essere lasciata libera a maggio e prevede un canone di locazione annuale smisurato per recuperare il ricavo estivoeventualmente perso.

Ecco allora l’idea comune a molti altri luoghi un intervento pubblico per rendere attrattivo il servizio sull’isola o quantomeno meno gravoso. Soluzioni a cui stanno arrivando molte amministrazioni e aziende sanitarie che, spesso in collaborazione, uniscono le forze per recuperare locali, ristrutturarli, restituirli al patrimonio pubblico e usarli per tentare di attrarre personale sanitario con agevolazioni temporanee che possono davvero fare la differenza.

Una parte dei locali ammodernati è stata inoltre assegnata alla sezione locale dell’AVIS, molto attiva nella raccolta delle donazioni. Potendo da domani contare su una sede moderna, potrà lavorare per ottenere risultati ancora migliori, nella memoria del suo giovanissimo presidente, Dario Annunziata, prematuramente scomparso lo scorso anno.

Una bella operazione di riqualificazione, recupero della memoria e sostegno alla salute pubblica che può essere d’esempio anche in altre città sarde.

Andrea Trotto

 

nell'immagine di copertina, L'Ospedale come appariva alla sua apertura prima della sopraelevazione, nel suo stato di abbandono e oggi recuperato