DEP 2025, NurSind Avellino chiede equità e rispetto della contrattazione sindacale
Il sindacato ribadisce la centralità della contrattazione integrativa e chiede all’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino lo stanziamento di 500mila euro per i differenziali economici di professionalità, richiamando la sentenza del Tribunale di Roma che ha sancito la condotta antisindacale di un’azienda ospedaliera.
Il NurSind Avellino, insieme alle altre organizzazioni sindacali del comparto sanità, ha ribadito con forza la centralità della contrattazione collettiva nel riconoscimento dei differenziali economici di professionalità (DEP).
Durante la contrattazione integrativa del 28 ottobre 2025, le sigle hanno richiesto lo stanziamento di 500mila euro per finanziare i DEP relativi all’anno in corso, sottolineando come la normativa vigente – modificata dal Decreto Madia n. 75/2017 – abbia affidato interamente alla contrattazione collettiva la disciplina delle progressioni economiche orizzontali.
Il NurSind Avellino ha richiamato la sentenza n. 73859 del 18 luglio 2024 del Tribunale di Roma – Sezione Lavoro, che ha riconosciuto la condotta antisindacale di un’azienda ospedaliera colpevole di aver limitato unilateralmente al 50% gli aventi diritto ai DEP. Il giudice ha definito i pareri ARAN, le circolari MEF e gli atti della Funzione Pubblica come “atti unilaterali della PA”, ribadendo che la materia è di esclusiva competenza della contrattazione collettiva.
Secondo il sindacato, il principio di selettività previsto dall’art. 52 comma 1 bis del D.lgs. . 165/2001 non può tradursi in un’imposizione rigida che esclude metà dei lavoratori aventi diritto. Una simile interpretazione, infatti, rappresenta uno svilimento del ruolo della contrattazione integrativa e mina la dignità della professione.
Il NurSind Avellino, insieme a CISL FP, UIL FPL, FIALS, Nursing Up e CSE Sanità, ha chiesto che, anche per gli anni successivi, le quote economiche destinate ai DEP siano garantite nel rispetto del CCNL e delle prerogative sindacali.
La battaglia del NurSind Avellino non è solo economica, ma simbolica: riaffermare il valore della contrattazione e difendere i diritti dei professionisti della sanità, troppo spesso penalizzati da decisioni unilaterali delle amministrazioni.
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