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La rappresentanza professionale vista da un Infermiere Professionista della Salute

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 08/11/2014 vai ai commenti

NurSind dal territorioNursing

Riceviamo e pubblichiamo...

 

Cosa dovremmo aspettarci dalla nostra rappresentanza professionale?

di Giuseppe Papagni

 

Certamente questa domanda se la saranno posta migliaia di colleghi Infermieri, che credono in questa professione e che ogni giorno svolgono con grande professionalità e passione il delicato ruolo di presa in carico dei bisogni di salute che esprimono i cittadini.

Il Periodo di crisi che stiamo vivendo e che purtroppo si ripercuote inesorabilmente sulla nostra comunità professionale, ha sancito una verità inconfutabile: il costo di questa crisi si è abbattuta soprattutto sugli INFERMIERI. Stipendi ed indennità bloccate da anni, assenza dell’indennità di esclusività di rapporto (clausola contrattuale esistente solo per i dipendenti pubblici del comparto, mentre i medici possono scegliere se essere esclusivi, ricevendo una indennità specifica in busta paga o lavorare non in esclusività), scarsa visibilità sociale, riduzione degli organici infermieristici e del personale di supporto favorendo inevitabilmente e cronicizzando il FENOMENO DEL DEMANSIONAMENTO.

 

Gli Infermieri non più tappabuchi, per fronteggiare la carenza delle dotazioni organiche, minando seriamente l’art. 32 della costituzione, ma Infermieri capaci di esprimere del tutto le proprie potenzialità.

Quindi più Infermieri significa una salute migliore ai cittadini per una Sanità sostenibile.

 

Quali le soluzioni: ispirarsi ad un modello di sanità pubblica come quello inglese.

 

Dopo i recenti scandali le autorità inglesi sono corse ai ripari con Peter Carter, segretario generale del Royal College of Nursing stilando un programma che prevede l'organico di sicurezza, favorendo l'assunzione di Infermieri in numero congruo. A dimostrazione di ciò il reclutamento di Infermieri attraverso agenzie incaricate nella nostra Nazione.

 

Queste linee guida hanno avuto il merito di riconoscere il giusto livello di assistenza infermieristica favorendo di fatto nuove assunzioni di Infermieri. Di questo deve occuparsi e preoccuparsi la nostra rappresentanza professionale che contro il demansionamento potrebbe istituire una commissione ad hoc presieduta da colleghi che attraverso sondaggi e confronti potrebbero avviare delle proposte.

 

Inoltre la Trasparenza secondo la legge n. 33/2013 con bilancio pubblicato sul sito istituzionale e rende edotti tutti gli Infermieri di come il costo della quota annuale venga utilizzata a favore degli iscritti e dei laureandi, ad esempio corsi di inglese e tedesco per i colleghi neo laureati, assisterli nel recupero delle informazioni utili all'inserimento nel mondo lavorativo, iscriverli per la Pec gratuita, campagne di promozione e valorizzazione della figura dell’infermiere attraverso progetti mirati tipo la sicurezza nelle scuole con attività informativa sulle tecniche di primo soccorso e disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.

 

Questa è per un INFERMIERE PROFESSIONISTA DELLA SALUTE la VISION e la MISSION