Perugia. Al via il nuovo reparto a gestione infermieristica
di Chiara D'Angelo
Verrà attivato domani, 4 maggio, il nuovo reparto a gestione infermieristica all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.
Si tratta di una struttura collocata nel blocco M della parte nuova dell’ospedale che, con una dotazione di 12 posti letto, accoglierà pazienti clinicamente stabili, tuttavia bisognosi di assistenza prevalentemente infermieristica, in attesa di completare il percorso assistenziale presso il proprio domicilio o nelle strutture residenziali.
Il reparto verrà condotto secondo un innovativo modello organizzativo a gestione infermieristica già sperimentato con buoni risultati in strutture simili, per dimensione, al Santa Maria di Perugia e rientra nel piano che la Direzione Generale del nosocomio umbro sta attuando per contrastare il problema dei posti letto aggiunti nei reparti.
Proprio nei giorni scorsi la Direzione Amministrativa ha completato le procedure per l’assunzione di infermieri e di OSS (a tempo determinato).
"L'ammissione dei pazienti verrà fatta su attenta valutazione della coordinatrice e della responsabile del Dipartimento delle Professioni Sanitarie Dott.ssa Carnio” - ci riferisce Marco Erozzardi, segretario provinciale Nursind Perugia, riprendendo le dichiarazioni del Direttore Generale, Dr. Walter Orlandi, in occasione della presentazione del progetto alle rappresentanze sindacali tenutasi il 21 aprile -. "I pazienti dovranno essere accompagnati da una dichiarazione medica di assoluta stabilizzazione delle condizioni cliniche. I tempi di degenza non dovranno superare i 7 giorni al fine di favorire una riduzione del 70-80% dei posti letto "aggiunti" nei reparti di medicina. Stime aziendali. La sperimentazione durerà sei mesi e se tutto andrà bene c'è già il progetto per ampliare a 24 i posti letto".
“E ovviamente noi vigileremo e continueremo a raccogliere segnalazioni su vecchie criticità, con particolare attenzione al problema dei posti letto/barelle aggiunti nei reparti, e nuove problematiche che dovessero emergere”, conclude il sindacalista.