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Infermieri. Dal lattice agli antibiotici al rischio di malattie polmonari occupazionali. Cosa c’è da sapere

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 05/09/2018 vai ai commenti

AttualitàNursingStudi e analisi

 

Le patologie polmonari professionali, o occupazionali, sono condizioni patologiche causate o aggravate da sostanze a cui si è esposti sul posto di lavoro”.

 

La patologia occupazionale respiratoria comprende un gran numero di malattie, che derivano da inalazione di particelle specifiche, gas, vapori o fumo.

Nonostante l’emanazione di Linee Guida atte a diminuire il livello degli agenti sensibilizzanti, le patologie respiratorie occupazionali sono ancora oggi causa

maggiore di morbidità e mortalità.

Gli agenti occupazionali sono responsabili di circa il 15% (uomini) ed il 5% (donne) di tutte le forme di cancro respiratorio, il 17% di tutti i casi di asma negli adulti, il 15-20% dei casi di broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) e il 10% dei casi di malattie interstiziali polmonari.

 

Diverse patologie possono essere causate o aggravate da agenti sensibilizzanti presenti sul posto di lavoro.

Ciascun agente ha un impatto diverso sui polmoni, con sintomi diversi.

 

Asma professionale

Esistono tre tipi di asma professionale:

Asma preesistente aggravata dall'ambiente di lavoro

Asma che insorge a causa del contatto con agenti sensibilizzanti, come

sostanze chimiche o polvere, sul posto di lavoro. Si stima che questo tipo

di asma possa rappresentare circa di 10% dei casi di asma che insorgono

in età adulta.

Un tipo meno comune è l'asma da disfunzione reattiva delle vie aeree

(RADS) o semplicemente asma da irritanti. Si tratta di una forma di asma

che si manifesta dopo un’esposizione accidentale dovuta ad un evento

specifico, come una fuoriuscita di prodotti chimici o un incendio.

 

Nel settore sanitario, responsabili dell’insorgere dell’asma sono gli antibiotici, i disinfettanti ed il lattice.

Quest’ultimo oggi messo al bando in alcune nazioni e non in altre, in pochissime strutture sanitarie in Italia.

Gli agenti lavorativi noti che causano asma allergico occupazionale comprendono sia composti ad alto (glicoproteine di origine animale e vegetale) che a basso peso molecolare.

Sono stati identificati tra 350 e 400 agenti come causa di asma occupazionale. Liste aggiornate di agenti causali e occupazionali sono disponibili on line (vedi per esempio www.asthme.csst.qc.ca).

Un problema maggiore che si incontra nell’ambito dell’asma occupazionale è costituito dal fatto che gli agenti pertinenti vengono identificati principalmente da organizzazioni non in grado di decidere riguardo le norme da mettere in atto; quindi la maggior parte di essi non è soggetta a regolamenti. Ogni anno vengono riconosciuti circa 10 nuovi agenti.

 

Alveolite allergica

Questa patologia è causata da una reazione allergica, nell'ambiente di lavoro, a un agente che irrita gli alveoli (piccole cavità dei polmoni). Se l'esposizione è prolungata, può causare cicatrici permanenti.

La patologia è causata dalla inalazione ripetuta (cumulativa) di minuscole particelle, che possono portare all'insorgenza di reazioni allergiche in alcune persone.

 

Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)

La BPCO è una patologia causata dall'indebolimento e ostruzione delle vie aeree. Il maggiore fattore di rischio è il fumo, ma la ricerca suggerisce che circa il 15% dei casi di BPCO sia causato dall'esposizione a una

determinata sostanza o agente nell'ambiente di lavoro.

 

 

Malattie infettive dell'apparato respiratorio

Diverse malattie infettive dell'apparato respiratorio possono essere causate da un'esposizione professionale.

La tubercolosi è una patologia polmonare che può essere legata al lavoro. Può colpire gli operatori del settore sanitario, gli operatori sociali, chi lavora nelle carceri e chi lavora a contatto con persone affette da questa patologia o fornisce assistenza nel loro trattamento.

La malattia del legionario si diffonde attraverso gli impianti di

condizionamento dell'aria, mettendo a rischio il personale degli alberghi e dei centri ricreativi/sportivi, delle strutture sanitarie.

 

Mesotelioma pleurico

Il mesotelioma è una forma di cancro. Diversamente al carcinoma polmonare, che interessa il tessuto polmonare, il mesotelioma interessa la pleura (la membrane che riveste i polmoni). È inoltre più rara del carcinoma al polmone. Il mesotelioma è causato dall'esposizione all'amianto, un minerale che veniva

comunemente usato nella costruzione di edifici. Anche il tumore al polmone può essere una patologia professionale, ma in genere richiede un'esposizione a una quantità di amianto molto superiore rispetto al mesotelioma.

 

Anamnesi e determinazione dell’esposizione

Molte malattie respiratorie, come il cancro del polmone, la patologia interstiziale del polmone, l’asma e la BPCO possono essere causate sia da fattori non occupazionali che occupazionali.

Quindi un’anamnesi di esposizione occupazionale è cruciale nel determinare il rischio di un lavoratore e nello stabilire la diagnosi di malattia respiratoria lavorativa.

 

Sequenza temporale

Alcune malattie respiratorie occupazionali hanno una lunga latenza e un livello cumulativo di esposizione critico (per esempio il cancro del polmone e la patologia polmonare interstiziale).

Altre condizioni hanno una latenza breve e così la sequenza temporale dei sintomi è critica. Per il primo gruppo, in particolare, la raccolta anamnestica

dell’esposizione occupazionale dovrebbe essere completa e iniziare

dal primo impiego.

 

Latenza tra esposizione e malattia

Molti agenti inalati causano sintomi al momento dell’esposizione. Questi comprendono gli “allergeni di tipo I” (quelli che provocano una risposta immediata, anche se possono provocare anche una risposta ritardata) e gli agenti irritanti.

Dopo l’esposizione può trascorrere un periodo di latenza di circa 8 – 16 ore in pazienti che sviluppano edema polmonare tossico e alveolite allergica estrinseca (polmonite da ipersensibilità).

All’altro estremo, il lento accumulo di polveri minerali può provocare la malattia molti anni dopo.

Il cancro respiratorio occupazionale nella maggior parte dei casi insorge dopo un periodo di latenza di almeno 10 anni dall’esposizione ad agenti cancerogeni. Nel caso del mesotelioma maligno il periodo di latenza dura fino a 50 anni e, di conseguenza, il picco di incidenza di questa malattia non è stato ancora raggiunto.

 

Dose

Sono necessari alti livelli di polveri per un lungo periodo di tempo per causare, per esempio, una pneumoconiosi o la BPCO.

In contrasto, solo poche settimane di esposizione all’asbesto possono condurre al mesotelioma maligno 50 anni dopo.

Alcune malattie allergiche occupazionali possono insorgere anche quando i livelli sono entro i limiti di legge, perché questi limiti non vengono generalmente definiti per escludere la sensibilizzazione.

 

Cofattori

Il fumo aumenta non solo il rischio di cancro del polmone occupazionale, ma anche alcune forme di asma e BPCO occupazionali.

Allergie preesistenti possono aumentare il rischio di sensibilizzarsi ad agenti lavorativi.

I presidi di protezione respiratoria, se utilizzati in modo adeguato, possono ridurre il rischio di alcune patologie respiratorie occupazionali, ma la loro efficacia è molto limitata, per esempio, nei confronti dell’asma.

In generale questi presidi costituiscono solo la “terza linea di difesa” dopo gli interventi tecnici e organizzativi per ridurre l’esposizione agli agenti sul luogo di lavoro.

 

Cosa fare se si sospetta una patologia polmonare

professionale?

In caso di sintomi polmonari che potrebbero essere causati o aggravati dall'ambiente di lavoro, è importante consultare un medico. Se si sospetta

un'esposizione professionale, si verrà inviati a un centro specializzato in malattie professionali. Il centro potrà offrire una diagnosi precisa e determinare se la patologia sia correlata all'ambiente di lavoro.

Una volta raggiunta una diagnosi e/o avviato un trattamento per questa patologia, si avvierà l’ iter di riconoscimento di malattia professionale e l’eventuale richiesta di risarcimento.

 

 

Da: Fattori di rischio occupazionale - ERS White Book, work-related-lung-conditions-it.

 

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