Rianimazione cardio- polmonare. Sono 107 le compressioni al minuto per un esito favorevole
107 compressioni al minuto a una profondità di 4,7 cm, sarebbe questa la combinazione ideale per una rianimazione cardio- polmonare efficace.
E’ quanto emerso dallo studio Optimal Combination of Compression Rate and Depth During Cardiopulmonary Resuscitation for Functionally Favorable Survival, pubblicato sulla rivista Jama Cardiology.
La ricerca ha indagato sulla combinazione ottimale di frequenza e profondità di compressione toracica associata a una maggiore probabilità di esito funzionale favorevole e la variazione ottimale di tale combinazione rispetto all'età, al sesso, al ritmo cardiaco.
In recenti rapporti clinici relativi agli esiti di arresto cardiaco dopo rianimazione tra i fattori associati a esiti peggiori vi è un rendimento inadeguato delle compressioni toraciche, così come il recupero di una buona funzione neurologica dopo arresto cardiaco extraospedaliero è ben correlato con gli intervalli target di frequenza di compressione toracica e profondità di compressione toracica.
Tuttavia mancano dati relativi alla combinazione ottimale di frequenza di compressione e profondità della stessa e se la stessa combinazione debba essere applicata a tutti i pazienti indipendentemente dal sesso, dall'età, dal ritmo cardiaco o dall'uso aggiuntivo della RCP.
Il campione
Il campione di studio ha incluso 3.643 pazienti (età media, 67,5 anni; 64,4% di sesso maschile) che avevano avuto un arresto cardiaco extra-ospedaliero e per cui erano stati simultaneamente registrate velocità di compressione toracica e profondità di compressione toracica durante uno studio clinico degli US National Institutes of Health su un dispositivo.
I risultati
La combinazione ottimale era rappresentata da 107 compressioni al minuto a una profondità di 4,7 cm. Quando la rianimazione cardio-polmonare veniva eseguita entro il 20% di questi valori, la probabilità di sopravvivenza era significativamente più elevata (6,0% vs 4,3% al di fuori di tale range; odds ratio, 1,44).
La combinazione ottimale della frequenza delle compressioni e la loro profondità è rimasta analoga a prescindere da ritmo cardiaco, età, sesso o dall’uso di un particolare dispositivo aggiuntivo per la rianimazione cardio-polmonare.
da Quotidiano Sanità e da
Optimal Combination of Compression Rate and Depth During Cardiopulmonary Resuscitation for Functionally Favorable Survival