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Infermieri. Le catecolamine nel paziente critico. Quali sono e come si somministrano

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 25/07/2020

NursingProfessione e lavoro

Le catecolamine sono vasocostrittori progettati per mantenere l'apporto di ossigeno al di sopra della soglia critica e per aumentare la pressione arteriosa media a livelli che consentano un'adeguata distribuzione della gittata cardiaca e raggiungano un'adeguata perfusione organica.

Questi ormoni sono prodotti naturalmente dall'organismo stesso, ma possono anche essere somministrati come trattamento per influenzare il sistema cardiovascolare al fine di mantenere un'adeguata pressione sistemica, per una sufficiente perfusione dei tessuti.

1.AGENTI VASOPRESSORI
Gli agenti simpaticomimetici sono farmaci vasopressori o inotropi positivi. Alcune catecolamine sono di origine naturale (adrenalina, noradrenalina, dopamina) e altre di origine sintetica (dobutamina, dopexamina, isoproterenolo). Altri agenti non hanno la struttura chimica delle catecolamine ma agiscono sugli stessi recettori per dare i loro effetti farmacologici (fenilefrina, efedrina). Gli agenti simpaticomimetici sono una delle basi, con l’espansione volemica, del trattamento dei distress cardiocircolatori. In presenza di uno stato di shock settico o emorragico, la noradrenalina è la catecolamina da prescrivere in prima intenzione. L’adrenalina è, dal canto suo, sempre la pietra angolare del trattamento degli stati di shock anafilattico. La dobutamina conserva un posto importante quando l’inotropismo cardiaco è alterato, benché la sua innocuità resti controversa.


DOPAMINA
La dopamina a dopamina è un neurotrasmettitore endogeno della famiglia della catecolamine, precursore della noradrenalina e dell’adrenalina, viene biosintetizzata nel tessuto nervoso e nella midollare del surrene, e funziona come neurotrasmettitore attraverso l’attivazione dei recettori dopaminergici. È anche un neurormone, rilasciato dall’ipotalamo, con la funzione di inibire il rilascio di prolattina da parte dell’ipofisi. Come farmaco la dopamina agisce sul sistema nervoso simpatico determinando un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Ha un profilo di risposta cardiovascolare molto complesso:

  • A basse dosi (fino a 5 μg/Kg/min) determina un’attivazione dei recettori dopaminergici, provocando una riduzione delle resistenze vascolari ed uno scarso incremento della gittata cardiaca, mentre viene incrementato il flusso ematico renale e splancnico.
  • A dosi di 5 – 15 μg/Kg/min determina un’attivazione dei recettori β adrenergici conseguente aumento della frequenza e della gittata cardiaca.
  • A dosi superiori a 10 μg/Kg/min predominano gli effetti 〈1 adrenergici cuic onsegue vasocostrizione ed aumento della pressione arteriosa.

Può agire sul cuore e sulla sua contrattilità aumentando la resistenza vascolare periferica che potrebbe essere potenzialmente utile nei pazienti ipotesi.
La dopamina è generalmente ben tollerata dai pazienti, con aritmie osservate meno frequentemente rispetto ad altri farmaci vasopressori.

Aumenta la pressione sanguigna mantenendo la contrattilità e, quindi, la gittata cardiaca. Comunemente usato per ripristinare la pressione dei tessuti nei pazienti con shock.

E’disponibile per la somministrazione endovenosa.

NORADRENALINA
La noradrenalina è un'ammina endogena prodotta dal midollo surrenale e dalle estremità delle fibre nervose post ganglioniche.
Determina la così detta risposta di “attacco e fuga” attivando il sistema nervoso simpatico con conseguente aumento della frequenza cardiaca, rilascio di energia sotto forma di glucosio e glicogeno, aumento del tono muscolare. Non aumenta i lattati e mantiene una buona perfusione cerebrale.

Gli effetti della noradrenalina sull’organismo sono:

 

  • aumento della gittata cardiaca
  • aumento delle resistenze periferiche
  • aumento della PA
  • aumento del flusso coronarico
  • aumento della FC

 

L'effetto di vasocostrizione fa aumentare notevolmente la sistolica senza influire nella diastolica. Inoltre, avendo deboli effetti diretti sul cuore, mantiene una situazione di compenso, evitando la tachicardia.

La noradrenalina viene somministrata comunemente per via endovenosa.

 

Come l'adrenalina è anch’essa inefficace se somministrata per via orale, ed è poco efficace se somministrata per via sottocutanea.

ADRENALINA
Rappresenta uno deipiù potenti farmaci vasocostrittori noti; l’aumento consequenziale della pressione arteriosa riguarda maggiormente la pressione sistolica rispetto alla diastolica, così che aumenta la pressione   differenziale.     I   meccanismi   alla   base   dell’aumento   della   pressione   arteriosa comprendono: la stimolazione diretta del miocardio, l’aumento della frequenza cardiaca e la vasocostrizione di molti distretti vascolari.

Gli effetti dell’adrenalina sull’organismo sono:

 

  • aumento della gittata cardiaca
  • aumento della PAS (pressione arteriosa sistolica)
  • riduzione della PAD (pressione arteriosa diastolica)
  • aumento del flusso ematico muscolare, renale e cutaneo
  • vasocostrizione periferica
  • aumento del metabolismo
  • broncodilatazione

 

Le principali indicazioni terapeutiche sono:

  • shock anafilattico
  • attacco d'asma
  • bradiaritmia
  • arresto cardiaco.

L'adrenalina viene somministrata comunemente per via endovenosa o per via intramuscolare:. Non può essere somministrata per via orale, perché viene inattivata dagli enzimi gastrici, mentre può essere utilizzata, previa diluizione, per la somministrazione sottocutanea o in aerosolterapia.

 

VASOPRESSINA
Infusioni vasopressina sono in uso per pazienti con shock settico non risponde alla somministrazione di liquidi o infusioni di catecolamine (es, dopamina o noradrenalina ) per aumentare la pressione sanguigna risparmiando l'uso di catecolamine.
Ha usi off-label e viene utilizzato nel trattamento di sanguinamento gastrointestinale , tachicardia ventricolare e la defibrillazione ventricolare.

DOBUTAMINA
La dobutamina è una catecolamina sintetica generalmente utilizzata in aggiunta agli agenti vasopressori.

È indicata nelle situazioni in cui è necessario un supporto inotropo positivo, ovvero quando è necessario migliorare la contrattilità cardiaca.

Agisce aumentando la gittata cardiaca e la contrattilità del miocardio. Somministrata per via endovenosa, l’azione si verifica entro 2 minuti e il picco del farmaco si ha dopo 10 minuti dall’inizio della somministrazione.

È considerato il farmaco inotropo standard per il trattamento dello shock settico, grazie alla sua grande efficacia in questi casi.

è indicata in particolar modo nel trattamento di:

  • Scompenso cardiaco da ridotta gittata cardiaca (spesso associata ad infarto del miocardio)
  • Cardiomiopatie
  • Shock settico
  • Shock cardiogeno
  • Interventi cardiochirurgici

La dobutamina è disponibile in fiale, per infusione endovenosa, necessita sempre di essere diluita prima della somministrazione.



ISOPROTERENOLO
L'isoproterenolo abbassa la pressione sanguigna e ridistribuisce il flusso sanguigno alla pelle e ai muscoli a spese del cervello e del cuore.
Ha poche indicazioni nella gestione acuta del paziente in condizioni critiche, ad eccezione del trattamento temporaneo di pazienti con bradicardia con ripercussione emodinamica. A livello periferico l'isoproterenolo ha effetto vasodilatatore, specialmente sul muscolo scheletrico. Viene utilizzato in particolare nei soggetti affetti da broncocostrizione ed in caso di bradicardia o blocco atrioventricolare.

da:

CATECOLAMINAS DISPONIBLES PARA EL PACIENTE CRÍTICO – Vygon

Farmacologia dei simpaticomimetici: indicazioni terapeutiche in rianimazione