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Asp Ragusa, approvata la dotazione organica. NurSind: atto peggiorativo per la Sanità Iblea

"Riteniamo di non poter tacere su questa prospettiva peggiorativa della Sanità Iblea, perché sarebbe come essere complici di una possibile disfatta a discapito della Salute di tutti i Cittadini della Provincia di Ragusa". Questo il duro affondo del NurSind guidato a Ragusa da Giuseppe Savasta, nei confronti del management dell'ASP, in merito alla recente approvazione della dotazione organica.

"Oggi, - scrive in una lunga nota la segreteria e la conpomente RSU NurSind -  un anno dalla pandemia che ha certificato la necessità impellente di riorganizzare e potenziare il sistema sanitario regionale, ci sembra davvero inverosimile, dover utilizzare ancora parametri per il calcolo del personale che non tengono conto assolutamente del vissuto che ancora oggi affrontiamo e che la pandemia ha messo a nudo. Se è proprio vero che l’uomo non impara dalla propria storia, i burocrati della Regione Sicilia, lontani da una corsia di ospedale, ci hanno dato la certezza di quanto testè affermato, proponendo coefficienti di calcolo per il personale legati ad indici stabiliti con Decreto Assessoriale antecedente alla pandemia e con coefficienti di calcolo datati al 1988 (Decreto Donat Cattin) ed al 2003 (Decreto Cittadini) riuscendo a peggiorarli. La Sanità Nazionale e sopratutto Regionale che in questi ultimi 10 anni è stata saccheggiata di personale Infermieristico messa a nudo dalla pandemia adesso si appresta a ricevere un ulteriore colpo a discapito della salute della popolazione".

"Come NurSind Sicilia - continua il NurSind di Ragusa - abbiamo contestato più volte, anche per mezzo di manifestazioni tenutesi a Palermo sotto la Sede dell’Assessorato, i coefficienti Regionali perché ritenuti molto risicati e riduttivi nel calcolo di personale necessario per ogni reparto Ospedaliero. Comprendiamo come queste dinamiche, prettamente Regionali, siano state imposte a tutte le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie Siciliane , ma dalla Direzione Strategica dell’ASP 7 di Ragusa ci saremmo aspettati una dotazione organica che rispecchiasse perfettamente le esigenze assistenziali a discapito del tetto di spesa, ma ahimè questo non è successo , limitando questo passaggio importantissimo soltanto ad una mera informativa inviata via mail alle OO.SS., senza consultazione Vis a Vis tra le parti".

Il Sindacato delle Professioni Infermieristiche NurSind ha inviato all'ASP di Ragusa, una proposta di dotazione organica basata sul vissuto di tutti i giorni e su un recente studio internazionale RN4CAST su Infermieri ed esiti assistenziali che ha interessato Infermieri del Belgio, Inghilterra, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Svizzera, ha dimostrato che con meno infermieri c’è pericolo dell’aumento della mortalità intra-ospedaliera. Lo studio afferma che ad ogni diminuzione di 1 unità nel rapporto infermiere/ pazienti la probabilità di decesso del paziente entro i 30 giorni dalla dimissione aumenta del 7%, mentre ad ogni aumento del 10% di infermieri, corrisponde ad una diminuzione del 7% della probabilità di decesso a 30 giorni; in pratica meno Infermieri più decessi.

"Purtroppo - dicono ancora dal NurSind - con questa dotazione organica si potranno, a nostro parere, verificare situazioni assistenziali come quella nel reparto di chirurgia dove il rapporto Infermiere/Paziente potrà essere di 1/10; Medicina 1/16; Ortopedia 1/10; Cardiologia 1/14; nelle terapie intensive dopo il giusto rapporto deve essere di un infermiere ogni due pazienti si potranno verificare rapporti tra infermieri pazienti anche di ¼ e cosi via dicendo. Durante la pandemia, per fronteggiare la carenza di personale, come ASP 7 si è provveduto al reclutamento di personale infermieristico di gran lunga superiore alle 150 unità ed a stipulare convenzioni con cliniche private ed associazioni private per il reclutamento di ulteriore personale, pur avendo diminuito le attività assistenziali di routine in alcuni reparti; indice a nostro parere di una carenza di personale Infermieristico atavica ed antecedente al Covid-19. Carenza attestata dai documenti estratti dalla delibera che attesta come ad una dotazione organica precedente che doveva essere di 1330 Infermieri, attualmente ve ne erano in servizio 1137 (ossia gli ospedali avevano 193 Infermieri a tempo indeterminato in meno); ora con la nuova dotazione organica si deve , prima colmare il gap iniziale e poi aggiungere le 72 unità in più. Alla richiesta di implemento di 226 unità Infermieristiche da aggiungere alle 1330 proposte dall’Azienda, abbiamo ottenuto un aumento di sole 72 unità; di queste, 52 andranno a ricoprire i posti di Infermiere di Famiglia o di Comunità, quindi un nuovo servizio, e solo 20 Infermieri in più saranno inseriti sui 5 Ospedali della nostra provincia. Per non parlare della richiesta di inserimento della figura dell’Infermiere Pediatrico, figura di alta specializzazione, non tenuta assolutamente in conto. In ottemperanza alle linee guida sui Punti Nascita abbiamo richiesto l'incremento delle figure Ostetriche in tutti e tre i presidi ospedalieri; il potenziamento del personale Infermieristico nei tre Pronto Soccorsi dei tre grandi Ospedali Iblei; richiesta di potenziamento delle Rianimazioni; abbiamo proposto inoltre un cospicuo aumento delle figure di supporto come gli Operatori Socio Sanitari".

"Abbiamo ben razionalizzato le proposte presentate, - affermano dal sindacato - basandoci anche sull’esperienza che abbiamo acquisito sul campo in quest’ultimo anno. L’intento da parte nostra era quello di poter offrire a tutti i cittadini un servizio sanitario migliorato, attento ai bisogni ed alle esigenze di tutti i cittadini della provincia Ragusana, ma dalle previsione e dai pochi documenti consegnatoci, prima dalla Regione e dopo dalla ASP 7 di Ragusa, siamo poco fiduciosi che questo possa avvenire".

"Come NurSind riteniamo di non poter tacere su questa prospettiva peggiorativa della Sanità Iblea, perché sarebbe come essere complici di una possibile disfatta a discapito della Salute di tutti i Cittadini della Provincia di Ragusa. In tal senso - conclude il NurSind -  facciamo un appello ed invitiamo tutte le parti Sociali, I Deputati Regionali, i Sindaci del nostro territorio ad accogliere queste preoccupazioni che stiamo manifestando in merito alla Dotazione Organica approvata ed invitiamo coloro che ne recepiscano la necessità di attivarsi per una opportuna discussione che possa portare ad una risoluzione del problema.