Vaiolo delle scimmie. Droplets, contatto, incubazione e sintomi. Tutto quello che devi sapere
Si susseguono nel mondo i casi di Monkeypox o vaiolo delle scimmie, destando preoccupazione tra la popolazione che si apprestava, dopo due anni, ad uscire dalla pandemia da Covid.
Vediamo, quindi, con un Domande&Risposte, di fare chiarezza sulla nuova minaccia che si affaccia sul pianeta.
Cos’è il Monkeypox o vaiolo delle scimmie?
Si tratta di un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che largamente si differenzia dal vaiolo stesso per la minore diffusività e gravità. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. L’infezione si trasmette dall’animale all’uomo attraverso la saliva ed altri fluidi dell’animale o il contatto diretto con l’animale. Il serbatoio di questo agente patogeno è ancora sconosciuto. L’infezione non ha nulla a che fare con il vaiolo, molto più grave ed eradicato nel 1980.
Come si trasmette?
L’infezione si può trasmettere dall’animale all’uomo attraverso la saliva ed altri fluidi dell’animale o il contatto diretto con l’animale.
Successivamente si trasmette da uomo a uomo per via aerea (droplet) e contatto, tramite lesioni della pelle e le mucose (occhi e bocca). La via sessuale non era stata mai descritta, m a è plausibile che sia una via di trasmissione.
Sono contagiosi gli asintomatici?
Al momento non viene ritenuto contagioso l’asintomatico, ma per precauzione vengono monitorati i contatti stretti delle persone a cui viene diagnosticata la malattia.
Quali sono i sintomi?
Nell’uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste.
La malattia guarisce spontaneamente, senza terapie specifiche; dura dalle due alle quattro settimane ed in genere non lascia strascichi. L’incubazione dura due settimane dal contagio. Le forme osservate fino ad adesso sono state lievi.
Vaccinazione vaiolo
Si può trasmettere da uomo a uomo attraverso droplets, contatto con fluidi corporei o con le lesioni cutanee. È possibile che le persone che non sono state vaccinate contro il vaiolo (vaccinazione abolita in Italia nel 1981) siano a maggior rischio di infezione con il monkeypox per l’assenza di anticorpi che, per la similitudine del virus del vaiolo con il monkeypox, possono essere efficaci a contrastare anche questa virosi.
Raccomandazioni
Le raccomandazioni prevedono di restare a casa a riposo qualora insorga la febbre e di rivolgersi al medico di fiducia in caso di comparsa di vescicole o altre manifestazioni cutanee. Come prevenzione, è importante evitare il contatto con persone con febbre e valutare con attenzione, prima di ogni contatto personale stretto o contatto sessuale, la presenza di eventuali manifestazioni cutanee inusuali (quali vescicole o altre lesioni) sulla cute del partner. Questo comportamento è utile a prevenire non solo il monkeypox ma anche altre infezioni sessualmente trasmesse.