Infermiera utilizzava timbro medico senza autorizzazione. Licenziata
L'utilizzo non autorizzato del timbro del medico di turno e la sottrazione di ricette dal prontuario di quest'ultimo costituiscono condotte che, indipendentemente dalla finalità ad esse sottese, compromettono la fiducia del datore nei confronti della lavoratrice e inducono a dubitare del futuro corretto adempimento, da parte di quest'ultima, degli obblighi discendenti dal rapporto di lavoro; tali condotte ne legittimano il licenziamento.
Lo ha stabilito la Cassazione con la Sent. 24/11/2022, n. 34679.
I fatti
Un’infermiera era stata licenziata senza preavviso a seguito di contestazione disciplinare in data 18 dicembre 2015, a causa di una serie di comportamenti tra cui l’aver timbrato alcune ricette mediche del prontuario di un medico, durante la momentanea assenza di quest'ultima e nell'aver inserito le stesse nella propria borsetta personale custodita nell'armadietto.
La Cassazione conferma la sentenza del tribunale di Varese, legittimandone il licenziamento. Per i giudici “ l'utilizzo non autorizzato del timbro del medico di turno e la sottrazione di ricette dal prontuario di quest'ultimo costituiscono condotte che - indipendentemente dalla finalità ad esse sottesa e dalla gravità della situazione familiare dell’infermiera - compromettono la fiducia dell'azienda ospedaliera nei confronti della lavoratrice e inducono a dubitare del futuro corretto adempimento, da parte di quest'ultima, degli obblighi discendenti dal rapporto di lavoro. La lesione del vincolo fiduciario si connota come irreparabile anche avuto riguardo alla delicatezza delle competenze svolte dalla reclamante: le competenze di infermiera infatti, comportano l'assunzione di significative responsabilità ed includono compiti di collaborazione con il personale medico e di maneggio di documenti e beni aziendali (tra cui farmaci), rispetto ai quali l'elemento fiduciario assume il massimo rilievo.