Diario sanitario del viaggiatore: le vaccinazioni obbligatorie- Sud Africa
È finalmente arrivata la primavera e con lei la voglia di uscire e godere delle meraviglie che ci circondano. C’è chi programma le ferie estive con l’agognata prospettiva del riposo dopo mesi di turni e rientri, chi progetta viaggi più impegnativi e avventurosi, alla scoperta di sconosciuti angoli di mondo. Se siete tra questi ultimi questa è la rubrica giusta per voi! In questo diario del viaggiatore andremo ad analizzare alcune delle zone del globo per cui è necessaria una preparazione sanitaria prima di indossare lo zaino e partire alla volta della scoperta. Molte vaccinazioni sono obbligatorie, altre consigliate, ma ci sono anche parecchie indicazioni su comportamenti e precauzioni da adottare in base alle patologie endemiche di ogni territorio. Ecco quali mete andremo ad analizzare:
1 Nord Africa e Africa centrale
2 Sud Africa
3 America
4 Asia
5 Australia e Oceania
Sud Africa
I paesi nella porzione sud dell’Africa si possono vistare senza l’obbligo della vaccinazione per la febbre gialla, a meno che non si abbia transitato in un paese in cui tale patologia è endemica (bastano anche 12 ore in aeroporto). Fa eccezione il Mozambico, dove è obbligatoria. Non bisogna però trascurare una delle patologie più insidiose che è possibile contrarre in Africa (così come in molti altri paesi del mondo) cioè la malaria. Le zone più a rischio in Africa sono tutta l’area sub-sahariana e il sud (Sudafrica, Botswana e Namibia). C’è chi crede che basti prendere precauzioni comportamentali e chi assume i farmaci per la profilassi in modo scorretto. Chiariamoci un po' le idee.
La malaria (detta anche paludismo) è una parassitosi, malattia provocata da parassiti protozoi del genere Plasmodium. Fra le varie specie di parassita Plasmodium, quattro sono le più diffuse, ma la più pericolosa è il Plasmodium falciparum, con il più alto tasso di mortalità fra i soggetti infestati. Il serbatoio del parassita è costituito dagli individui infettati i maniera cronica. I vettori sono zanzare del genere Anopheles. La malaria è la più diffusa fra tutte le parassitosi, con il suo quadro clinico di malattia febbrile acuta che si manifesta con segni di gravità diversa a seconda della specie infettante.
Le precauzioni comportamentali che è sempre opportuno applicare, soprattutto se si visitano zone rurali o paludose, sono tutte volte ad evitare le punture delle zanzare, per evitare di contrarre la malaria ma anche molte altre patologie da esse veicolate, come la febbre gialla e la dengue; le vediamo di seguito:
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Viaggiare nelle stagioni secche, in cui sono meno numerose le zanzare
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Partire già muniti di un buon repellente e utilizzarlo prima di uscire sulla pelle e sui vestiti
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Spruzzare insetticida in camera da letto, soprattutto intorno a letto, areare l’ambiente successivamente
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Utilizzare diffusori con repellenti e ricordare di portare con sé un adattatore elettrico
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Utilizzare indumenti con colori chiari e che coprano più parti di pelle possibile
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Non usare profumo
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Dormire sotto una zanzariera cospargendola di insetticida
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Non stare all’aperto all’imbrunire o all’alba
La profilassi antimalarica va sempre valutata insieme al proprio medico considerando il rapporto rischio/beneficio, la durata, la frequenza dei viaggi e la destinazione.
Sono quattro farmaci disponibili per la profilassi:
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Clorochina: purtroppo quasi ovunque in Africa la malaria è diventata resistente a questo principio attivo
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Lariam (Meflochina): si assume una sola volta a settimana (a partire da una settimana prima della partenza) e poi per 4 settimane.
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Bassado (doxicilina): un antibiotico di vecchia generazione. Bisogna evitare di stare troppo al sole perchè potrebbe dare fotosensibilità.
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Malarone (Atoquanone e proguanile): è la profilassi più recente. Da prendere a partire da un giorno prima della partenza, una compressa al giorno fino a una settimana dal ritorno.
Se si manifestano sintomi (febbre alta, dolori intramuscolari, vomito e febbre) sino a tre mesi dal ritorno da una zona a rischio è opportuno recarsi subito in ospedale.
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