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OSS. Nasce XX, il nuovo operatore di interesse sanitario. Di cosa si occuperà?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/04/2023

AttualitàGoverno

Due distinti provvedimenti previsti dal Ministero della Salute, che presto approderanno in Conferenza Stato- regioni e che delineano il nuovo profilo professionale degli OSS.

Le due bozze dei provvedimenti, pubblicate su Quotidiano sanità, il nuovo profilo per l’Oss, l’operatore socio sanitario che già conosciamo, e istituzione di una nuova figura professionale frutto di un percorso formativo aggiuntivo a quello base dell’Oss.

Veniamo quindi al documento che descrive la nuova figura di OSS. Secondo quanto riportato sulla bozza, il nuovo OSS, subirà un’evoluzione a seguito di un ulteriore percorso formativo consegue la “nuova” qualifica - “L’XX è operatore di interesse sanitario di cui all’art. 1, comma 2, della Legge 1° febbraio 2006, n. 43” e che “È un operatore in possesso della qualifica di Operatore socio sanitario che a seguito di un ulteriore percorso formativo consegue la qualifica di XX”.

Come possiamo notare, XX sta ad indicare in via generica la denominazione del nuovo OSS, non ancora definita.

Di cosa si occuperà

  • L’XX eÌ€ operatore di interesse sanitario di cui all’art. 1, comma 2, della Legge 1° febbraio 2006, n. 43. EÌ€ un operatore in possesso della qualifica di Operatore socio sanitario che a seguito di un ulteriore percorso formativo consegue la qualifica di XX.
  • Nei contesti organizzativi in cui sia stato previsto l’inserimento nel team assistenziale, coadiuva gli infermieri assicurando le attività sanitarie identificate nel presente provvedimento, oltre a svolgere le attivitàÌ€ proprie del profilo di operatore socio sanitario.
  • L’XX, in rapporto alla gravitaÌ€ clinica dell’assistito e all’organizzazione del contesto, svolge le proprie attivitàÌ€ secondo le indicazioni dell’infermiere e in collaborazione e integrazione con gli altri operatori. EÌ€ responsabile della correttezza dell’attività svolta.

Formazione

Per diventare un operatore “XX”, il provvedimento prevede uno specifico percorso formativo cui si può accedere solo se si ha già la qualifica di Oss o titoli equipollenti, ai sensi della normativa vigente. Il candidato dovrà comunque essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero ed esperienza professionale come operatore socio-sanitario di almeno 24 mesi.

Il nuovo corso di formazione avrà una durata complessiva non inferiore a 500 ore, da svolgersi in un periodo di tempo non inferiore a 6 mesi e non superiore a 12 mesi e sarà strutturato in moduli didattici teorici di almeno 200 ore, tirocinio di minimo 280 ore, e almeno 20 ore di esercitazioni/simulazioni.

La bozza prevede poi che “l’attestato di Operatore socio sanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria, acquisito ai sensi del previgente Accordo stipulato in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano il 16 gennaio 2003, è equipollente alla qualifica acquisita ai sensi del presente Accordo, purché́ l’operatore sia in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado”.

 

Gli XX sono obbligati a frequentare eventi formativi di aggiornamento riguardanti gli ambiti operativi di competenza per una durata complessiva di almeno 15 ore annuali.