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Cambia l’IRPEF. In che mese verrà applicata alle buste paga dei dipendenti e quanto guadagneranno?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/02/2024

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

Le prossime mosse nel campo della fiscalità stanno per cambiare radicalmente il panorama delle buste paga dei dipendenti pubblici. Grazie alle modifiche recentemente introdotte dalla Legge di Bilancio, i lavoratori del settore pubblico vedranno un ricalcolo dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) che avrà impatti diretti sui loro stipendi. Tuttavia, è importante sottolineare che queste novità avranno effetto solo nel corso del 2024.

Finora, le imposte trattenute dai cedolini di pagamento si basavano sulle regole fiscali dell'anno precedente. Ma con l'arrivo delle nuove disposizioni, a partire dal cedolino di marzo 2024, i lavoratori potranno osservare un aumento leggero ma significativo nelle loro buste paga.

Le principali modifiche riguardano le aliquote Irpef, che vedranno una semplificazione degli scaglioni da quattro a tre. Questi aggiornamenti prevedono una riduzione dell'aliquota al 23% per i redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro, al posto del precedente 25%. Ecco dunque le nuove aliquote per il 2024:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per redditi tra 28.001 e 50.000 euro;
  • 43% per redditi superiori a 50.000 euro.

Con l'abolizione dell'aliquota del 25%, precedentemente applicata ai redditi tra 15.001 e 28.000 euro, ci si aspetta un impatto tangibile sulle buste paga.

Ma qual è l'effetto concreto sul reddito dei dipendenti pubblici?

Gli aggiornamenti nelle aliquote Irpef comporteranno un risparmio del 2% e, conseguentemente, un aumento della busta paga fino a un massimo di 260 euro all'anno (20 euro al mese) per coloro che rientrano nella fascia di reddito di almeno 28.000 euro annui.

Ecco una panoramica degli altri incrementi previsti:

  • 220 euro in più per chi guadagna almeno 26.000 euro annui;
  • 168 euro per chi rientra nella fascia fino a 23.440 euro annui;
  • 116 euro per chi guadagna fino a 20.800 euro annui;
  • 64 euro per chi ha un reddito fino a 18.200 euro annui;
  • 12 euro per chi si colloca nella fascia fino a 15.600 euro annui.

Tuttavia, per vedere queste variazioni riflettere sui loro conti, i dipendenti dovranno pazientare fino a marzo, quando entreranno in vigore gli aggiornamenti. Inoltre, sarà anche il momento del conguaglio, un'opportunità per ottenere rimborsi per eventuali pagamenti in eccesso.

Da Lentepubblica.it