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Infermieri e medici stranieri, stop a deroga controllo titolo di studio

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/03/2024

AttualitàGoverno

Il decreto Bollette, entrato in vigore nel maggio del 2023, ha aperto la porta all'esercizio temporaneo delle professioni sanitarie fino al 31 dicembre 2025, permettendo deroghe alle normative esistenti per individuare una soluzione alla grave carenza di personale nel settore sanitario e socio-sanitario. Questa misura è stata resa necessaria per far fronte a una situazione critica che richiede risposte immediate.

Una bozza del decreto è stata recentemente inviata dal Ministero della Salute alla Conferenza Stato Regioni, evidenziando l'urgenza di regolamentare l'esercizio temporaneo delle professioni sanitarie. L'approvazione di questa bozza è attesa dopo un anno di discussione.

Secondo quanto previsto dall'articolo 1 della bozza, ogni Regione dovrà individuare le qualifiche professionali sanitarie idonee per consentire agli interessati di lavorare temporaneamente nel territorio regionale. A tal fine, sarà istituita una Commissione composta da esperti regionali, rappresentanti degli ordini professionali competenti e degli atenei locali.

Questa Commissione avrà il compito di valutare i requisiti dei candidati che desiderano esercitare temporaneamente la professione sanitaria, previa iscrizione negli elenchi speciali straordinari. L'iter di valutazione, che deve concludersi entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza, prevede l'emissione di un provvedimento di accoglimento o di diniego.

L'iscrizione negli elenchi speciali straordinari consentirà ai professionisti di svolgere l'attività lavorativa all'interno della Regione di competenza, includendo sia strutture pubbliche che private accreditate nel settore sanitario e socio-sanitario.

La bozza stabilisce inoltre la possibilità per più Regioni di costituire una Commissione congiunta, permettendo agli interessati di scegliere la Regione in cui desiderano lavorare temporaneamente.

Il documento, attraverso vari articoli, definisce le procedure per l'iscrizione negli elenchi speciali straordinari, richiedendo ai candidati di fornire una serie di documenti che attestino la loro qualifica e idoneità professionale, nonché la conformità alle normative vigenti.

  1.  qualifica professionale sanitaria e l'eventuale ulteriore titolo di specializzazione in un Paese dell'Unione Europea, nella Confederazione svizzera o nell'Area SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein), gli attestati di conformità di cui ala direttiva 2005/36/CE, rilasciati dalle competenti Autorità del Paese di origine;
  2. qualifica professionale sanitaria e l'eventuale titolo di specializzazione ni un Paese extracomunitario, le dichiarazioni di valore rilasciate dall'Autorità diplomatica o consolare italiana presente nello Stato in cui sono stati conseguiti, che attestino, tra l'altro, che li soggetto richiedente è abilitato o che i titoli sono abilitanti all'esercizio della professione;
  3. per i soggetti a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato politico o di altro istituto di protezione umanitaria è riconosciuta la qualifica espressamente certificata dal passaporto europeo delle qualifiche dei rifugiati (EQPR) ovvero deve essere presa in considerazione la documentazione da cui si evince inequivocabilmente che il soggetto è abilitato nel Paese di origine all'esercizio della professione sanitaria o dell'attività riferita agli operatori socio-sanitari. Tale documentazione deve essere accompagnata da traduzione dichiarata conforme al testo in lingua originale oppure giurata presso un tribunale italiano;
  4. attestato di onorabilità professionale rilasciato dalla competente Autorità del Paese di origine prodotto con data non anteriore a tre mesi rispetto a quella di presentazione della domanda;
  5.  attestazione di non esistenza di impedimento di tipo penale all'esercizio della professione,
  6. una dichiarazione riguardante l'eventuale presentazione di istanza di riconoscimento della qualifica professionale sanitaria posseduta al Ministero della Salute, da annotarsi presso l'elenco speciale straordinario.

È prevista anche una fase transitoria per garantire un'agevole transizione verso le nuove disposizioni, con un'attenzione particolare verso coloro che già lavorano temporaneamente nel settore sanitario.