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Ergastolo all’infermiera di Piombino

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/05/2024

AttualitàCronache sanitarie

E'  ergastolo per Fausta Bonino, l'infermiera accusata di aver iniettato dosi massicce di eparina a quattro pazienti ricoverati all'ospedale di Piombino (Livorno) dove lavorava, provocandone il decesso.

La corte d'assise d'appello di Firenze dopo quasi un'ora di camera di consiglio, ha accolto la richiesta del pg Fabio Origlio che aveva chiesto il massimo della pena. La donna, al fianco del marito e del difensore Vinicio Nardo, è rimasta impassibile di fronte alla lettura del dispositivo. "Non me lo aspettavo" ha poi sussurrato come riportato da Sky, mentre abbandonava l'aula 32 del palazzo di giustizia: si è sempre professata innocente. "Prendiamo atto della sentenza che fa rivivere quella di Livorno - ha detto l'avvocato Nardo al termine dell'udienza -. Siamo curiosi di leggere come sarà fatta la motivazione perché ci sono molti dubbi in questa vicenda, molte incongruenze, molti fatti che non tornano e quindi la Corte d'assise d'appello adesso avrà il compito di mettere in fila queste cose, se ci riuscirà vedremo. Noi faremo ricorso per Cassazione sicuramente. Mi dispiace che non finisce per lei questo calvario che dura da otto anni".

La Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza di assoluzione di Fausta Bonino, l’infermiera di 63 anni accusata di aver provocato la morte di dieci pazienti dell'ospedale di Villamarina, dove lavorava nel reparto di anestesia e rianimazione.

 La Cassazione aveva accettato il ricorso presentato dalla Procura generale di Firenze e aveva rinviato Bonino alla Corte d'Assise d'Appello di Firenze per il capo di imputazione che contiene gli stessi quattro omicidi alla base della condanna in primo grado.

Le morti erano avvenute tra il 2014 e il 2015 in circostanze dubbie, e l'accusa sostenne che furono provocate da iniezioni di eparina. Inizialmente, l'infermiera era stata accusata di aver provocato la morte di 14 pazienti, ma venne scarcerata dopo tre settimane per "assenza di elementi indiziari connotati da gravità, precisione e concordanza". Nel 2019, venne condannata in primo grado all'ergastolo per quattro delle dieci morti, ma fu assolta per le altre sei. Nel gennaio 2022, la Corte d'Appello di Firenze la assolse con formula piena dopo l'ascolto di nuovi testimoni.

Tuttavia, il procuratore generale di Firenze ha presentò un ricorso in Cassazione contro l'assoluzione ottenuta in appello, portando all'annullamento della sentenza della Corte d'Appello da parte della Cassazione, che ha rinviò Bonino ai giudici fiorentini per i quattro decessi che le erano costati la condanna in primo grado.

notizia Ansa