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Il Decreto liste d’attesa è legge. Ecco cosa prevede

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 11/06/2024 vai ai commenti

AttualitàGoverno

Il Decreto sulle Liste di Attesa, varato la scorsa settimana , pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, introdurrebbe una serie di misure mirate a migliorare la gestione delle liste d'attesa nel sistema sanitario nazionale italiano. Di seguito, un'analisi  delle disposizioni principali contenute nel decreto.

Articolo 1: Istituzione della Piattaforma Nazionale delle Liste di Attesa

L'articolo 1 prevede l'istituzione presso l'Agenas della Piattaforma Nazionale delle Liste di Attesa, in coerenza con l'obiettivo "Potenziamento del Portale della Trasparenza" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La piattaforma, gestita dal Ministero della Salute, garantirà l'interoperabilità con le piattaforme regionali, permettendo un monitoraggio centralizzato delle liste di attesa. Saranno trattati dati personali relativi alle prenotazioni sanitarie, inclusi i dati della Tessera Sanitaria e le ricette dematerializzate. Inoltre, la piattaforma opererà secondo il Modello Nazionale di Classificazione e Stratificazione della popolazione (MCS), per monitorare e promuovere strategie di medicina di iniziativa.

Articolo 2: Organismo di Verifica e Controllo sull'Assistenza Sanitaria

L'articolo 2 istituisce l'Organismo di Verifica e Controllo sull'Assistenza Sanitaria presso il Ministero della Salute, subentrando alle funzioni del Sistema Nazionale di Verifica e Controllo sull'Assistenza Sanitaria (SIVeAS). Questo organismo avrà il compito di vigilare sull'efficienza e l'appropriatezza dei servizi sanitari, utilizzando i dati forniti da Agenas. Potrà effettuare ispezioni presso le aziende sanitarie e gli erogatori privati accreditati, avvalendosi del supporto del Comando Carabinieri per la tutela della salute.

Articolo 3: Implementazione del Sistema di Prenotazione delle Prestazioni Sanitarie

L'articolo 3 dispone l'integrazione delle agende di prenotazione degli erogatori privati accreditati con il CUP regionale o infra-regionale, secondo le indicazioni dell'Autorità Nazionale Anticorruzione. Saranno incentivati l'uso di soluzioni digitali per la prenotazione autonoma delle visite e il pagamento del ticket. Verranno inoltre adottate misure per la gestione e l'ottimizzazione delle agende di prenotazione, con la possibilità di disdetta da remoto.

Articolo 4: Potenziamento dell'Offerta Assistenziale

Per ridurre i tempi delle liste di attesa, l'articolo 4 prevede che le visite diagnostiche e specialistiche possano essere effettuate anche nei fine settimana e con orari prolungati. Sarà garantito un corretto equilibrio tra attività istituzionali e libero-professionali, con controlli sulla proporzionalità delle prestazioni erogate.

Articolo 5: Superamento del Tetto di Spesa per l'Assunzione di Personale del SSN

Dal 2024, l'articolo 5 autorizza un incremento della spesa per il personale delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L'aumento sarà pari al 10% dell'incremento del fondo sanitario regionale rispetto all'anno precedente, con una possibile ulteriore estensione fino al 15% su richiesta della regione, garantendo il rispetto dell'equilibrio economico-finanziario.

Articolo 6: Rafforzamento dei Dipartimenti di Salute Mentale

Le regioni destinatarie del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027 beneficeranno di un piano d'azione per rafforzare i servizi sanitari e sociosanitari, con particolare attenzione ai Dipartimenti di Salute Mentale, ai Consultori Familiari e ai Punti di Screening Oncologici. Il piano prevede investimenti in infrastrutture tecnologiche e la formazione degli operatori sanitari.

Articolo 7: Imposta Sostitutiva sulle Prestazioni Aggiuntive del Personale Sanitario

L'articolo 7 introduce un'imposta sostitutiva del 15% sui compensi per le prestazioni aggiuntive rese dal personale medico e sanitario, con oneri stimati in 88,4 milioni di euro per il 2024, e crescenti negli anni successivi. Le imposte saranno applicate dal sostituto d'imposta sui compensi erogati a partire dall'entrata in vigore del decreto.