Il Bonus Befana potrebbe arrivare prima del previsto: ecco a quanto ammonta e chi ne ha diritto
Il cosiddetto "Bonus Befana", inizialmente previsto per gennaio 2024, potrebbe essere anticipato e aumentato. L’ipotesi è stata ventilata nei giorni scorsi dal vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, e oggi viene confermata anche dal Sole 24 Ore. La misura in questione prevede un aumento di 100 euro lordi (circa 80 euro netti) destinato ai lavoratori dipendenti con figli, con un reddito annuo compreso tra 8.500 e 28.000 euro.
Bonus anticipato a dicembre
L’esecutivo sta valutando la possibilità di erogare il bonus già a dicembre, in concomitanza con la tredicesima, al fine di dare un aiuto concreto alle famiglie in un periodo di spese elevate come le festività natalizie. “Il momento dell'anno è particolare e l'intervento mira a sostenere le famiglie in questa fase cruciale,” ha dichiarato Maurizio Leo. La decisione definitiva non è ancora stata presa, ma si sta lavorando per far sì che il bonus sia operativo entro la fine del 2024.
Il quadro normativo
Il Bonus Befana rientra nel quadro delle misure previste dal decreto legislativo Irpef-Ires, varato lo scorso 30 aprile. Attualmente, il testo del decreto è ancora in fase di esame presso il Ministero dell'Economia. Tuttavia, il bonus potrebbe essere introdotto come emendamento alla legge di conversione del cosiddetto decreto Omnibus, attualmente in discussione presso le commissioni Bilancio e Finanza del Senato.
A chi è destinato il Bonus Befana?
Secondo le informazioni emerse finora, il bonus sarà destinato ai lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico. In particolare, saranno inclusi i nuclei familiari che rispettano i seguenti requisiti:
- Reddito complessivo non superiore ai 28.000 euro annui.
- Coniuge non separato e almeno un figlio a carico, oppure almeno un figlio a carico nel caso in cui l'altro genitore non sia presente o non abbia riconosciuto il figlio.
- Imposta lorda derivante da redditi da lavoro dipendente superiore alle detrazioni spettanti (escluse pensioni e assegni equiparati).
Il vice ministro Leo ha tuttavia precisato che i requisiti potrebbero essere soggetti a ulteriori modifiche, così come l'importo stesso del bonus.