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Estate calda al Cisanello: NurSind Pisa lancia l’allarme personale

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/05/2025

NurSind dal territorioToscana

 

Con l’arrivo dell’estate, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP) si prepara ad affrontare l’annuale emergenza organizzativa causata dal doppio fronte dell’aumento dei ricoveri e dalla necessità di garantire le ferie al personale sanitario. Per far fronte alla situazione, l’azienda ha annunciato il potenziamento temporaneo dell’organico con 80 nuovi professionisti tra infermieri, ostetriche e operatori socio-sanitari, attivi dal 1° giugno al 30 settembre.

Il piano prevede l’assunzione tramite ESTAR e agenzie interinali di 40 infermieri, 5 ostetriche e 35 OSS. Si tratta, secondo l’AOUP, di risorse “indispensabili per garantire la continuità del servizio” in un periodo in cui le attività ospedaliere, specie nei reparti di emergenza-urgenza, aumentano sensibilmente.

Tuttavia, il sindacato degli infermieri NurSind Pisa, attraverso la voce del suo segretario Daniele Carbocci, esprime forte preoccupazione. I rinforzi previsti, secondo Carbocci, sono il minimo indispensabile e non bastano a garantire una gestione serena dei picchi estivi, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. A peggiorare il quadro, sottolinea, è il fatto che i numeri sono inferiori rispetto a quelli delle scorse estati.

NurSind critica anche l’impatto del piano estivo sul resto dell’ospedale, dove si prevedono riduzioni di posti letto in diversi reparti, incluse specialità critiche come le cardiologie, per permettere ai dipendenti di usufruire delle ferie. Una strategia che lascia scoperti fronti importanti e che, secondo il sindacato, rischia di compromettere l’efficacia delle cure.

Il segretario del NurSind lancia un appello alla nuova dirigenza dell’AOUP affinché affronti in modo strutturale il problema cronico della carenza di personale. L’auspicio è che non ci si limiti a soluzioni tampone stagionali, ma si avvii finalmente una pianificazione organica e stabile per tutelare sia i lavoratori che i pazienti.