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Occhio alle Infezioni da mare e piscina: dermatiti, otiti, cistiti

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 16/06/2025

Professione e lavoroStudi e analisi

Il mare e la piscina sono tra i luoghi più frequentati durante l’estate: relax, refrigerio, benessere. Ma proprio in questi ambienti, apparentemente innocui, si annidano numerosi agenti patogeni capaci di provocare infezioni fastidiose e, in alcuni casi, anche serie.

Otiti esterne, dermatiti da contatto, follicoliti e cistiti batteriche sono tra le principali complicanze legate alla permanenza prolungata in acqua, soprattutto in condizioni di igiene non ottimale o di sovraffollamento. Colpiscono in particolare bambini, sportivi, soggetti immunodepressi e donne.

La conoscenza dei meccanismi di trasmissione, dei sintomi precoci e delle corrette misure preventive è fondamentale, sia a livello individuale sia sanitario, per limitare le complicanze e ridurre l’uso improprio di antibiotici.

1. I principali agenti infettivi estivi

Acque marine

  • Vibrio spp. (in acque calde >20 °C): infezioni cutanee, gastroenteriti

  • Staphylococcus aureus: follicoliti, impetigini

  • Enterobatteri fecali (in caso di contaminazione): gastroenteriti, otiti, infezioni urinarie

Piscine e parchi acquatici

  • Pseudomonas aeruginosa: otite esterna acuta (otite del nuotatore), follicoliti

  • Candida albicans: vaginiti e balaniti

  • Escherichia coli e Enterococchi: contaminazione fecale → cistiti, infezioni gastrointestinali

  • Cloro e sostanze chimiche → dermatiti irritative o allergiche

2. Infezioni più comuni: sintomi e segnali precoci

Otite esterna acuta

  • Dolore auricolare accentuato alla trazione del padiglione

  • Sensazione di ovattamento, secrezioni purulente

  • Agente più frequente: Pseudomonas aeruginosa

Dermatiti e follicoliti

  • Eritema localizzato, prurito, papule o pustole follicolari (soprattutto su glutei, cosce, schiena)

  • Causate da Staphylococcus o Pseudomonas (tipico l’ambiente piscina)

Cistiti estive

  • Minzione frequente e dolorosa, bruciore, urgenza

  • Frequente nelle donne: legata a umidità, calore, costumi bagnati prolungati

  • Agente principale: Escherichia coli

Altre complicanze

  • Gastroenteriti da ingestione di acqua contaminata

  • Micosi cutanee e genitali

  • Infezioni oculari (congiuntiviti da cloro o da adenovirus)

3. Chi è più a rischio

  • Bambini: passano molte ore in acqua, pelle più delicata, immunità in sviluppo

  • Donne: predisposizione anatomica alla cistite

  • Anziani: pelle più fragile, ridotta risposta immunitaria

  • Pazienti immunocompromessi: infezioni più gravi e resistenti

  • Nuotatori abituali/sportivi: esposizione prolungata, microtraumi, uso di attrezzature comuni

4. Prevenzione: cosa fare e cosa evitare

Regole generali

  • Evitare la permanenza prolungata in acqua stagnante o visibilmente sporca

  • Doccia pre e post bagno con detergenti delicati

  • Asciugare accuratamente la pelle, soprattutto pieghe e zone intime

  • Evitare di restare a lungo con il costume bagnato

  • Uso di ciabatte e teli personali

Protezione specifica

  • Otiti: tappi auricolari idrorepellenti, evitare l’uso di cotton fioc

  • Cistiti: bere acqua a sufficienza, cambiare costume dopo il bagno

  • Dermatiti: evitare piscine sovraffollate, non condividere asciugamani o creme

5. Trattamento e ruolo degli operatori sanitari

  • Otiti e dermatiti lievi: trattamento locale con antisettici o antibiotici topici

  • Cistiti non complicate: idratazione, terapia mirata dopo urinocoltura

  • Infezioni più gravi o ricorrenti: valutazione medica e eventuale invio allo specialista

L’infermiere può intervenire in modo decisivo:

  • Educando pazienti e famiglie alla prevenzione quotidiana

  • Valutando segni clinici precoci nei bambini e anziani

  • Segnalando situazioni ricorrenti a livello territoriale (es. RSA, colonie estive)

6. Dati e impatto epidemiologico

  • Secondo dati ISS, d’estate si registra un aumento del 20–25% di infezioni cutanee e urinarie non ospedaliere, soprattutto nei bambini 3–10 anni

  • L’otite esterna rappresenta oltre il 60% delle infezioni auricolari estive

  • Le cistiti estive interessano fino al 30% delle donne giovani attive che frequentano mare e piscina regolarmente

  • Le infezioni da Pseudomonas sono più comuni in piscine coperte con alta frequentazione e clorazione insufficiente

 

Andare al mare o in piscina non deve diventare un rischio per la salute. Basta poco: attenzione all’igiene, all’ambiente e al comportamento post bagno. La prevenzione, supportata da un corretto approccio sanitario, può evitare fastidi ricorrenti e trattamenti inutili. Gli operatori, e in particolare gli infermieri, hanno un ruolo chiave nel sorvegliare, educare e intervenire con tempestività.

Fonti e riferimenti scientifici

  • ISS – Epicentro, Infezioni estive e qualità delle acque

  • CDC – Recreational Water Illnesses

  • WHO – Guidelines for Safe Recreational Water Environments

  • ECDC – Surveillance of community-acquired infections

  • AIE – Associazione Italiana di Epidemiologia, Estate e rischio infettivo

  • SIP – Società Italiana di Pediatria

  • Mayo Clinic – Swimmer’s ear, summer urinary infections