Rissa nella notte al Pronto Soccorso del Pertini: Senza polizia, in balia della violenza
ROMA – Un’escalation di violenza senza precedenti ha colpito nella notte tra il 16 e il 17 giugno il pronto soccorso dell’ospedale Sandro Pertini. Intorno alle 03:30, due gruppi di persone non identificate si sono affrontati in una rissa furiosa proprio davanti all’area triage. Il bilancio è pesante: arredi distrutti, porte forzate, vetri infranti e rischio sanitario a causa del lancio di contenitori ROT potenzialmente infetti.
Inutili i tentativi del personale sanitario di sedare la rissa. L’aggressività dei contendenti ha travolto ogni barriera, spingendosi fino ai locali interni del pronto soccorso e raggiungendo persino la sala rossa, l’area destinata ai pazienti più critici.
“La rissa è continuata per almeno mezz’ora, invadendo tutti i locali del pronto soccorso. È stato un inferno,” ha dichiarato Carlo Torricella, segretario territoriale Roma 2, “una situazione pericolosissima, che solo la lucidità e l’encomiabile professionalità del personale ha impedito si trasformasse in tragedia.”
Ma ciò che aggrava ulteriormente la vicenda è l’assenza del presidio di polizia. “Il posto fisso di polizia, che dovrebbe essere attivo 24 ore su 24, era completamente vuoto dalle ore 00:00,” ha denunciato Torricella. “Preso atto dell’assenza delle forze dell’ordine, il personale ha chiamato il 112, ma l’intervento è arrivato solo dopo decine di minuti. Per tutto quel tempo, pazienti e lavoratori sono rimasti in balia della violenza.”
L’attività del pronto soccorso è ripresa solo due ore dopo l’arrivo delle forze dell’ordine. Un blackout di sicurezza che, secondo i sindacati, non è un caso isolato. “Abbiamo segnalato da tempo la necessità di interventi sulla sicurezza, in particolare al Pertini, dove le aggressioni sono aumentate del 135% nel biennio 2023/2024,” sottolinea Torricella. “Non è tollerabile che non esista un protocollo che garantisca interventi rapidi e prioritari in casi come questo.”
La richiesta è chiara: “Chiediamo un incontro urgente con la direzione aziendale. I lavoratori e gli utenti non possono essere esposti a questi livelli di pericolo. L’esito della rissa poteva essere tragico. Non si può più aspettare.”
La notte del 17 giugno potrebbe segnare un punto di non ritorno per la sicurezza nei pronto soccorso della Capitale. Ora si attendono risposte concrete.