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Sanità a Salerno, il NurSind: Due Asl per un sistema più vicino ai cittadini

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 24/08/2025

CampaniaNurSind dal territorio

Il sindacato appoggia la proposta del M5S di Vallo della Lucania: riforma indispensabile per superare criticità logistiche, assistenziali e demografiche

Emergenza sanitaria in provincia di Salerno.
Il dibattito sulla riorganizzazione della sanità si riaccende dopo la proposta del Movimento 5 Stelle di Vallo della Lucania, che chiede l’istituzione di una seconda Asl provinciale.

Il NurSind Salerno ha accolto con favore l’iniziativa, considerandola un passaggio cruciale per ridare efficienza e dignità al sistema sanitario locale.

"La provincia di Salerno presenta peculiarità territoriali, demografiche e logistiche tali da rendere urgente una revisione del modello attuale" – spiega il segretario generale Biagio Tomasco. "Le distanze, i collegamenti difficili e la distribuzione della popolazione tra aree costiere e interne montane rappresentano criticità non più sostenibili".

La proposta concreta

Per consentire la riforma occorrerebbe modificare l’articolo 2 della legge regionale 16/2008, che oggi prevede un’unica Asl per provincia.
Il progetto, come suggerito dai promotori, potrebbe suddividere la provincia in:

  • Asl Salerno Nord, comprendente area urbana, Agro Nocerino-Sarnese e Piana del Sele;

  • Asl Salerno Sud, con Cilento, Vallo di Diano, Alburni, Golfo di Policastro ed Eboli.

Criticità e urgenze

Negli ultimi anni il sistema ha penalizzato soprattutto il Sud della provincia, privandolo di presidi sanitari di eccellenza.
La conformazione orografica e viaria ostacola l’efficacia delle reti tempo-dipendenti, mettendo a rischio la tempestività delle cure. A ciò si aggiungono lo spopolamento, il calo della natalità e l’aumento della mortalità – soprattutto oncologica.

Un fattore aggravante è l’impatto del turismo: nei mesi estivi la popolazione residente può raggiungere 1,5 milioni di persone, con un terzo di presenze straniere, portando il sistema al collasso.

La politica e le istituzioni

La proposta è stata definita «necessità improrogabile» anche da amministratori locali come l’assessora Iolanda Molinaro (M5S), che ha ribadito l’urgenza di una sanità più vicina ai cittadini.
Il percorso non potrà però realizzarsi senza una convergenza trasversale di tutte le forze politiche e sociali, chiamate a superare i confini partitici.

La posizione del NurSind

Il sindacato si candida a un ruolo di primo piano:

"Accogliamo con favore l’iniziativa del M5S di Vallo della Lucania – sottolinea Tomasco ma riteniamo indispensabile che vi sia una condivisione ampia, che dia finalmente risposte concrete a un territorio storicamente penalizzato".

"Il NurSind è pronto a partecipare a una conferenza dei servizi – aggiunge – per contribuire alla stesura di un documento unitario che raccolga le istanze delle comunità locali. Solo così potremo ridare dignità e prospettiva alla sanità salernitana".