Gaza, allarme OMS: in un solo mese 63 morti per malnutrizione, 24 erano bambini piccoli
L’Organizzazione Mondiale della Sanità denuncia la triplicazione dei casi di malnutrizione acuta e l’impatto devastante sulle donne in gravidanza, i bambini e il sistema sanitario.
Gaza, l’OMS lancia l’allarme: livelli di malnutrizione mai così alti. A luglio 63 i decessi, tra cui 24 bambini sotto i 5 anni
La situazione nutrizionale nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli allarmanti, con un picco di morti per malnutrizione registrato nel mese di luglio 2025.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 63 persone sono morte a luglio per malnutrizione, su un totale annuo di 74.
Tra le vittime: 24 bambini sotto i cinque anni, un bambino sopra i cinque e 38 adulti. Molti sono morti prima di ricevere assistenza o subito dopo, mostrando segni evidenti di grave deperimento fisico.
La crisi è interamente prevenibile, denuncia l’OMS. Il blocco deliberato e i ritardi nell’accesso a cibo, cure e aiuti umanitari su larga scala hanno avuto conseguenze fatali.
Le organizzazioni partner del Nutrition Cluster segnalano che quasi 1 bambino su 5 sotto i cinque anni a Gaza City è affetto da malnutrizione acuta.
L’indice GAM (Global Acute Malnutrition) è triplicato rispetto a giugno, facendo di Gaza City l’area più colpita.
A Khan Younis e nella Middle Area, i tassi sono raddoppiati in meno di un mese.
A peggiorare la situazione, le severe restrizioni di accesso e sicurezza, che impediscono a molte famiglie di raggiungere i centri sanitari.
Oltre 5000 bambini sotto i cinque anni sono stati ammessi a trattamenti ambulatoriali per malnutrizione nelle prime due settimane di luglio, con il 18% dei casi classificato come malnutrizione acuta grave (SAM).
A giugno erano stati 6500 i bambini trattati, il numero più alto dal conflitto di ottobre 2023.
Nel solo mese di luglio, 73 bambini con SAM e complicanze mediche sono stati ricoverati, rispetto ai 39 di giugno.
Il totale dei ricoveri nel 2025 è salito a 263.
Le uniche 4 strutture specializzate per la cura della malnutrizione nella Striscia sono al collasso, operando oltre i limiti di capacità, con scorte di carburante in esaurimento e personale esausto.
La rottura dei sistemi idrici e igienico-sanitari sta favorendo la diffusione di malattie, alimentando un circolo vizioso di infezioni, deperimento e morte.
Grave la situazione delle donne in gravidanza e in allattamento:
secondo gli ultimi dati del Nutrition Cluster, oltre il 40% è gravemente malnutrito.
I tassi sono triplicati nella Middle Area e raddoppiati a Gaza City e Khan Younis.
Non è solo la fame a uccidere, ma la disperazione nel cercare cibo.
Dal 27 maggio, oltre 1060 persone sono state uccise e 7200 ferite mentre cercavano di raggiungere scorte alimentari, spesso in contesti caotici e pericolosi.
L'appello dell'OMS
L’OMS chiede un intervento immediato e costante per far affluire nella Striscia di Gaza cibo nutriente, forniture terapeutiche per bambini e gruppi vulnerabili, oltre a medicine essenziali e materiale sanitario.
Questi aiuti devono essere regolari, sicuri e non ostacolati, per prevenire ulteriori morti e sostenere la ripresa.
L’Organizzazione rinnova inoltre la richiesta per:
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la protezione di civili e operatori sanitari,
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il rilascio degli ostaggi e di un proprio collaboratore detenuto,
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un immediato cessate il fuoco.
Fonte: World Health Organization (WHO)