Turni pubblicati con gravi ritardi al Moscati di Avellino: il NurSind diffida l’Azienda
Nel Blocco Operatorio di Chirurgia si violano i diritti dei lavoratori: turni comunicati anche 24 ore prima del mese. Il NurSind: “Inaccettabile, serve rispetto del contratto”.
Avellino – Il NurSind alza il tono della protesta e passa alle vie formali. Con una diffida ufficiale inviata in data 28 luglio 2025, il sindacato delle professioni infermieristiche denuncia una grave e reiterata violazione dell’art. 43 comma 3 lett. b) del CCNL 2019/2021 da parte dell’Azienda Ospedaliera "San Giuseppe Moscati" di Avellino.
Nel mirino, la pubblicazione ritardata dei turni di servizio del personale di comparto, in particolare nel Blocco Operatorio Chirurgie, dove ormai è prassi che i turni vengano comunicati a sole 48 o addirittura 24 ore dalla fine del mese, rendendo impossibile per gli infermieri pianificare vita privata e tempi di recupero.
“È una situazione inaccettabile – scrive il NurSind – che lede la dignità dei lavoratori, costretti a non poter programmare il proprio tempo libero”.
Non si tratta di un episodio isolato. Il NurSind, attraverso i suoi rappresentanti Romina Iannuzzi (segretaria territoriale) e Michele Rosapane (segretario aziendale), aveva già segnalato formalmente la questione con due lettere inviate in data 26 febbraio e 28 aprile 2025, senza ottenere cambiamenti concreti da parte dell’Amministrazione.
Secondo il sindacato, i ritardi sarebbero legati a inefficienze organizzative nella programmazione degli interventi chirurgici, ma ciò non può giustificare una prassi che viola sia il contratto nazionale sia il regolamento aziendale sull’orario di lavoro del comparto, approvato l’11 luglio 2023.
La richiesta: pubblicazione dei turni entro il 20 del mese
Con questa nuova diffida, il NurSind chiede che, a partire dal mese di agosto, l’Azienda adotti interventi organizzativi urgenti per garantire il rispetto della norma contrattuale che impone la pubblicazione dei turni entro il giorno 20 del mese precedente.
“Ci auguriamo – concludono Iannuzzi e Rosapane – che questa ennesima segnalazione venga finalmente recepita e che l’Azienda ponga fine a un modus operandi che danneggia i lavoratori e compromette l’equilibrio tra vita privata e professionale”.
Il rispetto del contratto non è solo una questione di regole, ma un dovere verso i professionisti della salute che ogni giorno garantiscono assistenza e sicurezza ai cittadini.