See and Treat in Sardegna l'evoluzione del pronto soccorso parte da Nuoro
L’Ospedale San Francesco di Nuoro ha implementato, come primo centro in Sardegna, il modello organizzativo “See and Treat” per il triage intraospedaliero, riconosciuto nelle linee guida ministeriali e volto a ottimizzare la gestione delle urgenze a bassa intensità di cura, riducendo il sovraffollamento del Pronto Soccorso.
La Conferenza Stato-Regioni, nel verbale del 7 febbraio 2013, indica la necessità di “realizzare all’interno di PS e DEA percorsi separati clinico organizzativi diversi in base alla priorità”, principio su cui si basa l'organizzazione “See and Treat”. Questo modello, già sperimentato in Toscana da circa un decennio e in fase di diffusione in altre regioni, è stato avviato sperimentalmente a Nuoro (Delibera RAS N. 19/19 del 9.04.2025) con previsione di piena operatività entro novembre 2025, dopo l’adeguamento del sistema operativo e la fase pilota dell’ambulatorio dedicato.
“See and Treat” si configura come un modello di risposta assistenziale per urgenze minori codificate, applicato a pazienti con bassa complessità clinica e organizzativa. Il sistema si basa sull’adozione di protocolli medico infermieristici aziendali per il triage e il trattamento precoce di quadri clinici predefiniti. Il modello è applicabile esclusivamente a casistiche che non necessitano di approfondimenti diagnostici rilevanti; sono infatti escluse sintomatologie quali “dolori addominali, sintomi neurologici, problematiche cardiovascolari o respiratorie,” che richiedono un approccio multidisciplinare più complesso.
La dottoressa Michela Matta, Direttrice del Pronto Soccorso, e l’IFO Pietro Pittalis evidenziano la capacità di questo modello di “dare una risposta tempestiva ed efficace ai pazienti con problemi sanitari a bassa complessità che potrebbero essere gestite sul territorio ma per le note criticità della medicina territoriale (mancanza di medici di base e di guardie mediche) finiscono con il presentarsi in Pronto Soccorso determinando sovraffollamento”. Il ruolo infermieristico assume quindi una connotazione strategica, in un’autonoma gestione dell’iter assistenziale con possibilità di supporto medico consultivo in back-up.
Il Commissario Straordinario ASL 3, Angelo Zuccarelli, sottolinea che “l’avvio sperimentale dell’ambulatorio See and Treat risponde alle indicazioni regionali di riequilibrio territoriale dell’assistenza,” ponendo Nuoro in linea con centri internazionali, in particolare britannici, dove il modello “ha trasformato la risposta alle piccole urgenze, riducendo drasticamente il ricorso alle strutture di Pronto Soccorso”. La fase iniziale è stata condotta “in uno spirito di grande collaborazione tra le professioni e all’interno di un quadro che offre le massime garanzie tanto ai cittadini che agli operatori,” garantendo rigore clinico e sicurezza operativa.
L’organizzazione prevede che l’infermiere di triage, dopo la valutazione e l’attribuzione del codice di priorità, indirizzi il paziente con urgenza minore all’ambulatorio “See and Treat” attivo dal lunedì al venerdì al mattino. L’infermiere specializzato prende in carico il paziente, monitora e gestisce il percorso diagnostico-terapeutico secondo protocolli validati, con accesso diretto alla consulenza medica se necessaria. Al termine del percorso, la pratica viene formalmente chiusa, evitando tempi di attesa prolungati e alleggerendo il carico del Pronto Soccorso.
L’attivazione del “See and Treat” ha richiesto un accurato percorso di formazione e affiancamento del personale infermieristico per garantire la corretta applicazione dei protocolli e la sicurezza del paziente, consolidando così un modello assistenziale innovativo e sostenibile nell’ambito dell’emergenza-urgenza territoriale.
Andrea Tirotto