Iscriviti alla newsletter

Sarrabus, indennità al personale di Muravera: il NurSind contesta la ripartizione

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 30/09/2025

NurSind dal territorioSardegna

Accordo da 300 mila euro tra Asl 8 e sindacati. Il NurSind: “Misura valida, ma applicazione insufficiente e penalizzante per gli infermieri”

SARRABUS – È stato siglato l’accordo tra la Asl 8 di Cagliari e le organizzazioni sindacali che prevede lo stanziamento di circa 300 mila euro di indennità per il personale dell’ospedale di Muravera e per quello dei presidi periferici, come Isili.

Il fondo è suddiviso in 156 mila euro per il comparto (infermieri, tecnici di laboratorio, altri operatori sanitari) e 144 mila euro per la dirigenza medica. L’indennità media per il personale del comparto sarà di circa 35 euro mensili, comprensiva dell’annualità 2025. L’intesa entrerà in vigore nei primi mesi del 2026.

Secondo il commissario straordinario Aldo Atzori, l’obiettivo è “riconoscere, anche economicamente, i professionisti che hanno garantito con sacrificio la continuità assistenziale nei presidi ospedalieri periferici, in territori segnati da carenze di personale e difficoltà logistiche”.

Ma la reazione del NurSind è netta e senza mezzi termini.
Il sindacato degli infermieri denuncia che “gli incentivi per i medici risultano tre volte superiori rispetto a quelli del personale del comparto sanitario” e avverte: “La carenza di infermieri nelle zone disagiate rischia di peggiorare. Disincentivare la loro presenza non aiuta queste realtà. La misura legislativa è valida, ma la sua applicazione è assolutamente insufficiente.”

Una posizione che mette in luce una disparità percepita come ingiusta e che rischia di incidere sulla già fragile tenuta della sanità territoriale.

Anche l’RSU dell’Asl 8 condivide le critiche, chiedendo un aumento della percentuale destinata al comparto, oggi ferma al 52%, e l’estensione delle indennità anche agli OSS. Per i rappresentanti sindacali “occorrono incentivi più consistenti per attrarre personale sanitario nei presidi periferici”.

L’accordo resta dunque sospeso: al momento non è stata apposta alcuna firma definitiva e la trattativa proseguirà nei prossimi giorni.

Se da un lato la misura viene vista come un primo passo verso il rafforzamento della sanità territoriale, dall’altro le parole del NurSind suonano come un monito: senza un reale riequilibrio, gli ospedali periferici rischiano di restare senza infermieri e operatori sanitari.