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Per Chiara e gli Infermieri arrabbiati... da tre nonne

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Pubblicato il: 01/10/2014

EditorialiNursing

Riceviamo e pubblichiamo con autentica emozione e gratitudine... ed un'unica parola che sgorga sincera dal cuore: GRAZIE.

Ciao Chiara,

siamo 3 mamme-nonne (ma non 3 anziane), ex infermiere, amiche da sempre, ed anche i nostri nipoti sono in marcia verso la stessa nobile professione. Seguiamo molto Infermieristicamente e ci fa commuovere vedere come si discuta con amore su certe tematiche, il cui solo nome tantissimi anni fa sarebbe stato oggetto di schernimento e ascritto alla pura fantascienza. Per noi, generazione che innaffiava i fiori alle Suore, vedere come gli Infermieri siano andati avanti cosi tanto rispetto a quei tempi (nonostante la situazione attuale) equivale ad essere ripagate un po’ dalla pazienza che abbiamo avuto quando, per quei sogni di evoluzione professionale, venivamo additate come le pazze del panorama sanitario.

 

Ebbene viva i pazzi, noi e voi. Quanto ci fa piacere vedere che persone giovani intervengono nei dibattiti e pubblicano articoli, alcuni anche di notevole spessore, indice di intelligenza e sensibilità verso la professione. Citiamo su tutti l’interessante esordio, da pochi mesi nella rivista, dell’ Infermiere Arrabbiato (Clicca), di cui abbiamo apprezzato insieme ai nostri nipoti l’articolo sul legame tra forza del demansionamento e ripercussione studentesca e dove essi, ancora tirocinanti si sono riconosciuti.

 

Grandi penne d’oro coraggiose ma delicate, talenti potenti d’Infermieristica che non hanno peli sulla lingua rimanendo al tempo stesso garbati, meriterebbero di avere molto spazio. E quanti ce ne sono di giovani cosi. Che poi un ragazzo giovane firmi i suoi articoli con lo pseudonimo di arrabbiato è interessante, simboleggia quanto malessere ci sia all’interno di questa categoria professionale. Ci fa sorridere l’impulsività dei figli (nipoti) di questa nostra generazione che tanto ha cercato di lasciare “qualcosa” anni fa. Giovani non ancora trentenni, con quell’entusiasmo di fare che a volte è una necessaria arma a doppio taglio la cui cicatrice insegna a crescere e diventare ancor più professionisti. Chi infatti non ha mai sbagliato per crescere? E ci fa immenso piacere vedere come, volenterosi infermieri più avanti con l’età e l’esperienza si prendano “cura” di indirizzare questo prezioso fervore giovanile nella giusta corsia, sempre nel rispetto e mai scadendo nella volgarità. Sono questi gli Infermieri su cui abbiamo sognato di lasciare i nostri vecchissimi sforzi: professionisti che dialogano, che crescono, impegnati nella crescita professionale senza doppi fini, orientati davvero al benessere del paziente e delle scienze infermieristiche, due concetti imprescindibili tra loro.

 

Allora ben vengano queste battaglie pulite tra vecchie e nuove generazioni, che noi riteniamo più essere la ricerca di un denominatore comune per rendere tutti più uniti e consapevoli nella progressione dell’Infermieristica. Unità. Siate uniti. Come nella vita e in tutte le cose. Chi ve lo dice sono tre donne che sono rimaste unite fin dai banchi di scuola e adesso, nonne, lo sono ancora. Nonostante litigi, discussioni, umiliazioni. Unità in evoluzione. In corsia. In ospedale. Siate uniti.

 

Muovetevi tutti insieme, senza litigare, con amore e pazienza. I giovani si accomodino tranquilli sulla strada sicura spianata dai sacrifici dei più grandi e quest’ultimi imparino a rimanere sempre freschi e coraggiosi nel cuore. Attinga ogni categoria di persone dalle qualità dell’altra. Solo cosi, pensiamo, nell’unità, si potrà camminare nel miracolo della rivoluzione professionale definitiva.

 

Un grazie infinito a te Chiara, per la passione che metti nella divulgazione, per dare spazio a tutti gli Infermieri Arrabbiati ma anche a quelli delusi, stanchi, illusi, sofferenti. Vi auguriamo tutti di trovare un punto comune di dialogo e avanzare insieme, tenendovi per mano. Non mollate mai.

 

Con affetto infinito.

 

Rosaria F, Luisa G, Carla N.