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L' emendamento Nursind per la valorizzazione del personale sanitario tra orgoglio e dignità

Osvaldo Barbadi
Osvaldo Barba
Pubblicato il: 06/11/2014 vai ai commenti

Editoriali

Dopo lo sciopero dello scorso 3 novembre e dopo che una delegazione Nursind capeggiata dal segretario nazionale Andrea Bottega è stata ricevuta dai gruppi parlamentari del M5S, del P.D. e del N.C.D. arriva la notizia che è stata presentata la bozza per la richiesta emendamento DDL di stabilità 2015 razionalizzazione della spesa sanitaria e valorizzazione del personale sanitario in applicazione del Patto per la Salute.

Traguardo importantissimo per Nursind che, ad appena 24 ore dallo sciopero nazionale, riesce a portare all’esame della Commissione Affari Sociali e conseguentemente alla Commissione Bilancio la propria proposta di emendamento che è stata prontamente raccolta e presentata dai deputati del PD Daniela Cardinale e Daniela Sbrollini vice.-presidente della Commissione Affari Sociali. La richiesta di emendamento al DDL AC 2679-bis a firma del segretario nazionale del Nursind Andrea Bottega fonda le sue ragioni d’essere su 5 punti cardini che trovano il summa nel considerare il lavoro come valore e non solo come costo. La bozza è stata presentata in zona cesarini con la scadenza per la presentazione degli atti alla Commissione Affari Sociali fissata nella serata del 4 novembre. Un risultato fortemente voluto da Nursind che ha trovato la sensibilità, non solo nei deputati del PD, ma anche nel sostegno di quelli del M5S nelle persone degli onorevoli Baroni e Cecconi, ed anche in quelli del Nuovo Centro Destra con i deputati Alessandro Pagano e Dorina Bianchi portavoce in Parlamento.

Una giornata quella del 3 novembre che, chi crede in questa professione e nell’unico sindacato di categoria italiano, ha già archiviato tra i ricordi indelebili.

E non solo per un primo importantissimo risultato.

Soprattutto per la consapevolezza che il nostro segretario nazionale Andrea Bottega, al pari degli omologhi rappresentati di organizzazioni sindacali che contano milioni d’iscritti, rimane SOLO E SOLANTO un infermiere.

Soprattutto nello stipendio, giacché non ha alcun benefit economico dalla sua incommensurabile attività sindacale, e può guardare serenamente negli occhi tutti gli infermieri italiani senza l’imbarazzo che ogni singola giornata dell’anno solare venga retribuita al pari dello stipendio mensile medio di un operaio.

Questo è Nursind, che non sta ”alla finestra” nella vita sindacale attendendo che poi, passi qualcuno a “pagare il conto”.

Attendendo l’evoluzione legislativa dell’emendamento, gli iscritti Nursind incassano il primo quanto inalienabile risultato: la consapevolezza che di più non potevamo fare.

Intanto ognuno di noi è rientrato a casa la sera, stanco si,  ma con la soddisfazione di poter guardare negli occhi la propria famiglia e con la convinzione di aver fatto il massimo per far si che un giorno i rimorsi non ci aggrediscano.

Il “voyerismo” è una moda ed in quanto tale…….. passa.

La dignità, per chi ce l’ha, rimane in eterno