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Nursind dichiara lo stato di agitazione: contratto, demansionamento, organici e lavoro usurante al centro della mobilitazione

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La Redazione
Pubblicato il: 27/07/2015 vai ai commenti

Comunicati StampaEditoriali

Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, con lettera datata 27/07/2015 comunica agli Enti competenti lo stato di agitazione del personale del Comparto Sanità e chiede l’incontro di conciliazione e raffreddamento.

Alcune delle motivazioni che, in caso di mancato accordo, porteranno alla dichiarazione di una o più giornate di sciopero sono le seguenti:

1. La mancata attivazione della contrattazione nazionale per il comparto sanità e l’emanazione dell’atto di indirizzo. A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco contrattuale che ha impedito al Nursind, sindacato rappresentativo degli infermieri, di dare voce alla propria rappresentanza non ci è ancora giunta alcuna convocazione;

2. il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto sanità per il 2015. Si parla di un suo slittamento alla prossima tornata contrattuale (2016-2018);

3. la previsione nel DDL Enti locali di taglio delle risorse per la contrattazione integrativa;

4. la conseguente impossibilità (mancanza di contrattazione e di risorse a livello nazionale e decentrato) di dare seguito alle modifiche organizzative e alla valorizzazione contrattuale delle competenze cliniche e gestionali della categoria;

5. la previsione di ulteriori tagli alla sanità pubblica da inserire nella prossima legge di stabilità che ne metterebbero in pericolo il carattere universalistico e solidaristico;

6. il continuo taglio delle dotazioni organiche con la conseguente diminuzione dei tempi assistenziali;

7. il perdurare delle situazioni di demansionamento della categoria derivante dal blocco del turn over e dalle mancate sostituzioni del personale a vario titolo assente;

8. il mancato riconoscimento del lavoro usurante della professione infermieristica.

 

La lettera del Segretario Nazionale Nursind Andrea Bottega, QUI