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Morti sul lavoro: dal triste primato italiano all'amianto, bigkiller

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/04/2017 vai ai commenti

AttualitàStudi e analisi

Lavoro-morte, binomio e triste primato del nostro Paese.

Se ne parla oggi 28 aprile, in cui ricorre la “Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro”, per la promozione di un lavoro sicuro, sano e dignitoso.

L’Eurostat ha diffuso in merito i numeri statistici dell’incidenza delle morti sul lavoro, dove l’Italia si pone a metà a classifica, e questo non per particolari meriti, ma per una sempre minore occupazione della popolazione.

Se per incidente mortale sul lavoro si intende qualsiasi sinistro che causi la morte della persona ad un anno dalla data di avvenimento, posizionarci a metà della classifica, significa solo che lavora sempre meno gente, questo è sicuramente un aggravante se il nostro tasso di incidenza mortale è di:

3,01 morti su 100.000 abitanti rispetto alla media europea di 2,32 sempre su 100.000 abitanti (dati relativi al 2014).

Non a caso oggi, si celebra la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto.

#tuttiuniticontrolamianto, questo lo slogan che ha accompagnato la settimana di riflessione sul bigkiller.

Di amianto si muore ancora: a 25 anni dalla legge 257/92 che in Italia ha stabilito il divieto di estrazione, lavorazione e commercializzazione dei materiali di amianto e contenenti amianto, di questo ce ne sono ancora in circolazione 40 tonnellate in 50 mila siti e in un milione di micrositi tra, scuole, ospedali, edifici pubblici, aerei, navi ed altri mezzi militari.

Ecco quindi una delle cause di morte sul lavoro: l’amianto è il principale responsabile del mesotelioma e di tutte le malattie asbeto correlate.

La sua pericolosità è data non solo dal fatto che non c’è un valore di esposizione al di sotto del quale possiamo sentirci al sicuro, essendo un cancerogeno il suo limite di esposizione è zero.

Seimila decessi ogni anno, di cui 3.500 per tumore al polmone, al quale si aggiungono i tumori:

  • alla laringe
  • faringe
  • ovaio
  • stomaco
  • colon retto

ed ancora le patologie fibrotiche:

  • asbetosi
  • placche pleuriche
  • ispessimenti pleurici
  • complicanze cardio-vascolari.

C’è ancora un muro di omertà intorno alla questione amianto, e per questo le associazioni Aiea onlus e Medicina Democratica, con il patrocinio del Coordinamento Nazionale Amianto, hanno organizzato in occasione di questa giornata una serie di attività che aiutino la riflessione e la consapevolezza del tema, come la proiezione di due Film documentario realizzati dalle scuole che hanno aderito:

  • Attenti al treno di Maura Crudeli e Federico Alotto
  • I Vajont di Lucia Vastano e Maura Crudeli.

Come si è soliti fare, affinché qualcosa diventi virale, già da qualche giorno è partito sui social media l’hashtag #tuttiuniticontrolamianto, accompagnato da una frase o una riflessione in relazione al tema, scaturiti dalla partecipazione alla giornata.

Gli autori delle tre frasi selezionate saranno premiati con una targa, nel corso di una giornata di incontro presso il Senato della Repubblica entro Giugno 2017.

 

 Fonti:

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=50242

http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=50198

http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=50197

 Ph: labottegadeibarbieri.org; patronatoacli, articolo21