Genova. Emergenza al San Martino, più di settanta gli Infermieri "malati".
E' di oltre ottanta, il numero degli operatori sanitari, in servizio presso l'Ospedale Policlinico San Martino di Genova, che nella giornata di ieri (27/12/2017), non si sono presentati a lavoro causa "malattia".
«Oltre settanta infermieri malati e una decina di operatori sanitari. Mai visto una cosa del genere: più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso».
Il direttore delle professioni sanitarie del San Martino, Bruno Cavaliere, ha fatto i salti mortali per far quadrare gli organici nei reparti e non sempre c’è riuscito.
«Assenze strategiche, furbetti del giorno dopo e malati veri? Conta poco, speriamo di resistere e che i certificati di malattia siano per pochi giorni». Per non scendere sotto il numero minimo degli organici, sono partiti gli ordini di servizio interni: almeno una quarantina di infermieri hanno allungato l’orario e spesso fatto il doppio turno.
«In altri casi abbiamo lasciato i reparti con uno o due infermieri in meno, ma il servizio è sempre stato garantito».
Quella di ieri è stata l’ennesima giornata infernale per i pronto soccorso. Verso mezzogiorno il primo piano del San Martino sembrava un accampamento: almeno trenta malati sulle barelle in attesa di essere trasferiti nei reparti.
«Eppure i letti ci sono - denuncia un medico - ma da anni, passano ore, a volte anche quattro prima che una persona venga portata al Monoblocco o anche solo in Neurologia che è nel padiglione accanto».
Code e attese interminabili anche al piano terra, davanti alle salette delle visite e davanti alle sale raggi. Stessa musica al Galliera che ieri mattina, aveva esaurito non solo il posto letto ma anche le barelle, così sono state bloccate le ambulanze.
In crisi e al completo anche il pronto soccorso del Villa Scassi.
Ma il peggio - il picco dell’epidemia influenzale - deve ancora arrivare come ha ammesso ieri pomeriggio il Commissario Straordinario di A.Li.Sa. Walter Locatelli, durante la riunione con i direttori sanitari delle Asl e degli ospedali liguri.
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Fonte: ilsecoloxix