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Infermieri. Emogasanalisi: il 60 per cento degli errori avviene in fase preanalitica. Ecco come evitarli

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 01/10/2019 vai ai commenti

Nursing

Quasi il 60 % di tutti gli errori commessi in emogasanalisi avvengono durante la fase preanalitica. Fortunatamente, molti di questi errori possono essere evitati.

Vediamo quali sono gli errori e come evitarli.

Errata identificazione paziente

La mancata o l’errata identificazione del campione è probabilmente l’errore preanalitico più frequente.

Le conseguenze più gravi derivanti da questo tipo di errore sono:

• Diagnosi errata

• Terapia non corretta

• Necessità di eseguire un altro prelievo

Come evitare questi errori

Alcune raccomandazioni:

• Utilizzare almeno due identifi cativi per paziente ogni volta che si esegue un prelievo arterioso

• Assicurarsi che il dispositivo di prelievo abbia un’etichetta identificativa

• Inserire sempre un identificativo paziente nell’analizzatore

• Utilizzare dispositivi con codici a barre integrati.

 

Diluizione

Durante il campionamento da catetere arterioso, c’è il rischio di diluire il campione con la soluzione di lavaggio. La diluizione si verifica anche quando è necessario aggiungere l’eparina liquida.

Conseguenze di una rimozione insufficiente della soluzione di lavaggio: la soluzione di NaCl causerà distorsioni positive su cNa+ e cCl–.

La distorsione che interessa la pO2 dipenderà dalla pO2 reale del paziente.

Tutti gli altri parametri risulteranno distorti negativamente a causa della diluizione e del legame con gli ioni elettrolitici positivi da parte dell’eparina liquida.

Come evitare questi errori

Alcune raccomandazioni:

• Scartare almeno 3 volte lo spazio morto durante il campionamento da catetere

• Controllare sulla confezione dello specifico catetere l’esatto volume dello spazio morto

• Prelevare il campione con un dispositivo di prelievo dedicato, contenente eparina secca bilanciata per gli elettroliti

• Se non si è certi della qualità del campione, considerare la possibilità di eseguire un nuovo prelievo.

 

Posizionamento dell’ago

Durante il prelievo arterioso si corre il rischio di pungere accidentalmente una vena. Anche una singola goccia di sangue venoso nel campione arterioso causa errori nei risultati.

Conseguenze della contaminazone venosa:

il mescolamento di sangue arterioso e venoso provoca variazioni sui parametri relativi a pO2 e pCO2.

Come evitare questi errori

Alcune raccomandazioni:

• Usare siringhe ad autoriempimento, che non si riempiono in caso di puntura di una vena.

• Usare aghi a taglio obliquo corto — sono più semplici da posizionare nell’arteria, senza pungere la parete opposta.

• Fare una puntura inclinata di 45° gradi per un miglior posizionamento.

 

Bolle d’aria

Le bolle d’aria possono danneggiare seriamente il campione arterioso, specialmente per ciò che riguarda i parametri relativi alla pO2.

Come evitare questi errori

Alcune raccomandazioni:

• Ispezionare visivamente il campione per verificare la presenza di bolle d’aria

• Smuovere le bolle d’aria picchiettando delicatamente un lato del dispositivo di prelievo.

• Espellere le bolle d’aria

- subito dopo il prelievo

- prima della miscelazione

• Sono disponibili dispositivi di prelievo arterioso con tappi di sicurezza ventilati, che consentono di espellere l’aria e sigillare il campione, senza entrare in contatto con il sangue.

 

Coaguli

I campioni di sangue formano coaguli se non vengono completamente miscelati con eparina subito dopo il prelievo. Un campione con coaguli non è omogeneo e i risultati dell’analisi non sono affidabili.

I coaguli possono intasare il percorso del campione all’interno dell’analizzatore ed inficiare gli esami correnti e futuri.

Il campione risulta non rappresentativo dello stato del paziente e non andrebbe analizzato. Il K+ aumenta a causa del rilascio dalle cellule.

Come evitare questi errori

Alcune raccomandazioni:

• Utilizzare dispositivi pre-eparinati con eparina secca bilanciata per gli elettroliti per evitare:

- coaguli

- distorsioni sugli elettroliti

• Evitare l’uso di eparina liquida poichè diluisce il campione

• Miscelare il campione in due direzioni facendolo rotolare tra i palmi delle mani e capovolgendolo verticalmente

• Sono disponibili dispositivi di prelievo con una pallina in metallo all’interno, che semplifica la procedura dimiscelazione.

 

 

Emolisi

Quando il campione viene raffreddato direttamente a contatto con il ghiaccio o quando viene agitato vigorosamente, c’è il rischio di rottura dei globuli rossi.

L’emolisi influisce maggiormente sui livelli di K+

Alcune raccomandzioni:

• Non conservare il campione direttamente a contatto con cubetti di ghiaccio

• Non miscelare con eccessiva forza

• Evitare turbolenze nel campione generate da:

- diametro dell’ago troppo piccolo

- ostruzioni sul percorso del campione

- aspirazione manuale troppo rapida

- vecchi sistemi di posta pneumatica.

 

Conservazione prolungata

Il metabolismo cellulare prosegue anche dopo il prelievo del campione.

Il ritardo nell’analisi aumenta il rischio che il risultato non sia più rappresentativo dello stato reale del paziente.

Come evitare questi errori

Alcune raccomandazioni:

• Misurare il campione immediatamente

Se la conservazione è inevitabile:

• Analizzare entro 30 minuti

• Analizzare campioni speciali entro 5 minuti

- pO2 elevata, elevato conteggio di leucociti o piastrine per studi speciali (shunt)

• Conservazione oltre i 30 minuti

- utilizzare una siringa in vetro e conservare in acqua e ghiaccio

• Sono disponibili in commercio analizzatori che tengono conto del tempo di conservazione del campione.

 

Miscelazione

I campioni di sangue tendono a separarsi durante la conservazione, come accade per esempio con la sedimentazione dei globuli rossi. Il campione deve essere completamente miscelato prima dell’analisi per assicurarne l’omogeneità.

l’emoglobina ctHb risulterà distorta, ma la reale entità della distorsione dipenderà da quale porzione di sangue sarà misurata, quella sedimentata o il plasma. Anche i parametri derivati da ctHb risulteranno distorti.

Alcune raccomandazioni:

• Miscelare il campione in due direzioni, facendolo rotolare tra i palmi delle mani e capovolgendolo verticalmente.

• Se il campione è visibilmente sedimentato, è necessario miscelarlo per diversi minuti.

• Esistono in commercio analizzatori con efficaci sistemi di miscelazione automatica e dispositivi di prelievo con una sferetta metallica che semplifica la procedura.

 

Da: Come evitare gli errori della fase preanalitica in emogasanalisi (ademori.it)